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Una città che privilegia l'utilizzo dello spazio pubblico nella maniera più accessibile a tutti è una città a misura d'uomo e, quindi, è più vivibile e più attraente per turisti e attività economiche.

Ormai lo hanno sperimentato in tutto il mondo, ma in Italia si continua a pianificare, e a gestire, le città, come se fossero immensi parcheggi, mortificando gli spazi della socializzazione e della convivialità, facendo perdere ai cittadini l'esperienza di vivere l'ambiente urbano.

Spostarsi prioritariamente a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, deve essere la norma e non l'eccezione. Certo, l'auto spesso non è sostituibile, ma incentivarne l'utilizzo condiviso e dare valide alternative può far si che si recuperino spazi per le piazze, i giardini, i luoghi di incontro.

L'Ordine degli Architetti PPC, insieme a FIAB (Federazione Italiana Amicia della Bicicletta) e ECF (European Cyclists' Federation), promuove un "nuovo" modo di vivere la città, modo che, in realtà, è antico, perchè fino a qualche decennio addietro era normale camminare per raggiungere brevi o medie distanze.

Le soluzioni?

Una pianificazione attenta del territorio che tenga conto, prioritariamente, delle modalità di spostametno dei cittadini.

L'istituzione del mobility manager comunale e del mobility manager d'area (presso la Provincia), oltre all'incentivazione dell'istituzione dei mobility manager scolastici per promuovere sistemi di spostamento casa-lavoro/casa-scuola alternativi all'auto privata.

Realizzazione di percorsi ciclabili che colleghino il centro storico ai quartieri e Teramo alla costa (Ciclovia del Tordino).

Istituzione di zone 30, aree residenziali, isole ambientali, dove il traffico sia moderato e limitato all'utilizzo locale e dove gli altri sistemi di spostamento siano prioritari.

Implementare il trasporto pubblico locale, sia urbano che extraurbano.

Riqualificare/ricreare gli spazi della socializzazione (piazze, giardini, aree verdi, cortili, ecc.) liberandoli dalle automobili e riconsegnandole alla fruizione dei cittadini, con particolare attenzione ai soggetti più deboli (anziani, bambini, persone con disabilità, ecc.).

Riqualificare il parco fluviale ed estenderlo verso San Nicolò a Tordino e verso Montorio al Vomano.

Prevedere servizi in bicicletta (vigilanza urbana, trasporto merci in centro storico, primo soccorso, commercio ambulante, minitaxi, ecc.).

Aumentare gli spazi verdi e darli in gestione a privati e/o associazioni.

 

Raffaele Di Marcello

presidente Ordine degli Architetti