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team 2000x1200Che la TeAm sia uno dei problemi del Comune di Teramo, non lo si scopre oggi. Che sarà una delle grane più complicate da gestire per il neosindaco D’Alberto, è altrettanto cosa nota. E se il buongiorno si vede dal mattino… sembra che ieri mattina, propio il Sindaco e l’assessore Di Bonaventura abbiano avuto difficoltà di accesso all’impianto di Carapollo, dove si erano recati senza preavviso. Pur essendo rappresentanti del socio di maggioranza della Teramo Ambiente, il Sindaco e l’assessore non avrebbero trovato porte spalancate, ma al contrario qualche resistenza paraburocratica. Sull’episodio, D’Alberto non vuole alimentare polemiche, a differenza dell’assessore che invece andava raccontando ovunque l’episodio, ma il fatto, anche se minimo, la dice lunga sulla questione TeAm. Che sarà spinosa, anche perché i conti spiegano in maniera più che evidente come esista un concreto rischio di dover usare le forbici sulla pianta organica, per cercare di contenere i costi di un’azienda che è stata, negli anni, considerata con una certa disinvoltura alla stregua di un assumificio. E a proposito di assunzioni, ha fatto sorridere (diciamo così) il fatto che per sostituire il personale in ferie, la TeAm abbia assunto, anche nell’era D’Alberto, gli stessi internali dell’era Brucchi. Proprio gli stessi… nomi e cognomi, che - secondo le logiche della politica nostrana - erano considerati in “quota” centrodestra.