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tommaso navarraSi può mettere la parola "fine" al Rally d'Abruzzo. E' quanto si deduce dopo l'incontro che si è svolto oggi tra il presidente dell'Ente Parco Tommaso Navarra, Graziano Ciapanna, membro dell'ente Parco e i sindaci di Torricella, Valle Castellana e Rocca Santa Maria che si sono battuti per fare in modo che il Rally si potesse svolgere anche all'interno del Parco nazionale, magari cambiando il tracciato e renderlo meno impattante come è stato evidenziato nell'incontro di oggi. Secondo il Sindaco di Torricella Daniele Palumbi è mancata la volontà di andare avanti da parte del Parco.

«Credo si possa dire addio al Rally - ha dichiarato Palumbi - abbiamo perso un'occasione importante facendo scappare la Motorsport Italia. Il parco si attacca su alcune procedure non fatte bene, tipo il numero delle auto che avrebbero preso parte al Rally in quella parte di tracciato. Se c'era  la volontà di fare qualcosa si trovava il modo, qui non c'è stata la volontà di volerla fare questa manifestazione e si è presto manifestato un cambio di marcia sia da parte della Regione che del Parco stesso. Si tratta di un danno di grande riflevanza per la nostra montagna. Non abbiamo fatto una bella figura. E poi accade che da un lato organizziamo "Abruzzo dal Vivo" e dall'altro un evento come il Rally che abbiamo fatto scappare dall'Abruzzo».

Poi il sindaco Palumbi conclude con una minaccia: «Non mi sento più parte dell'ente Parco, sono pronto a valutare l'uscita dal Parco insieme ad altri sindaci che so essere intenzionati a fare una battaglia per cambiare le normative, in 10 anni io ho avuto solo limiti e neppure un euro di contributo per il mio comune».

Il primo cittadino di Rocca Santa Maria Lino Di Giuseppe sembra essere intenzionato anche lui ad uscire dal Parco ed avrebbe in animo di portare un consiglio una delibera, sta riflettendo sul da farsi invece il Sindaco di Valle Castellana Camillo D'Angelo: «E' una decisione che si prenderà in maniera congiunta. Se si potesse fare lo farei subito, invece va detto che c'è una legge nazionale e da lì non si puo' uscire. Siamo in ogni caso stufi di subire i vincoli imposti e adotteremo tutte le contromisure fino a valutare l'ipotesi di una riperimetrazione o una proposta di legge che ci consenta di non prendere parte più all'area del parco».