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classificaTasse diminuite? Falso. In Abruzzo quelle locali sono addirittura aumentate, tanti che adesso siamo la sesta regione italiana per peso della tassazione. Le famiglie abruzzesi pagano ogni anno 1.780 euro per le imposte della Regione, delle Province, e dei Comuni. Una somma aumentata dal 2016 al 2017 dell'1 per cento, superiore alla media che è pari  a 1.672 euro annui. Al vertice c’è la Campania, alla base la Valle d’Aosta. Ma lo stop ai tributi locali non ha comunque fermato i rincari, che - pur contenuti - nel 2017 si registrano in dodici Regioni. Dal blocco sono infatti escluse alcune imposte, come la Tari, e più in generale i Comuni che deliberano il predissesto o dissesto finanziario. Tra la famiglia campana e quella valdostana corre ancora una differenza di quasi mille euro di prelievo fiscale: da una parte 2.144, dall’altra 1.160 euro. I numeri, rielaborati dal Sole 24 Ore del Lunedì, provengono dai report sulle «Economie regionali» della Banca d’Italia, in cui è ricostruito il prelievo 2017 su un nucleo familiare tipo, in riferimento ai Comuni capoluogo di provincia. Prelievo che, nel complesso, si muove poco (-0,7% la media nazionale, a 1.670 euro). Sui dati incide certamente il blocco all’aumento dei tributi rispetto ai livelli del 2015, deciso dalla legge di Stabilità 2016 e poi confermato dalle leggi di Bilancio 2017 e 2018: ma lo stop non impedisce di rilevare variazioni “contrastate” nell’ultimo anno.