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cellosDunque, era questo l' «evento storico» come l'ha definito il vicesindaco Cristina Marroni. Dunque era questo, l'evento, il primo della sua gestione assessorile, della quale è andato fiero per tutta la settimana l'assessore Filipponi? Dunque era questo l'evento «che rappresenta quello che circola nelle nostre menti» come ha detto l'assessore alla Cultura Gigi Ponziani? Il concerto dei 100 cellos, che cento non sono visto ne abbiamo contati 62...approssimando per eccesso, ma non è la quantità quella che interessa, quanto la qualità degli artisti: una marea di bambini. Tra i  non cento cellos, sono tantissimi i bambini, che armati dei loro violoncelli, sono venutio a suonare a Teramo. Teneri, simpatici, di certo anche appassionati, ma bastano un pugno di ragazzini alle evidenti primissime armi a fare di questo un evento? Sì, è vero, il Duomo è pieno, dimostrazione evidente di quanto i social ormai possano "vendere" ogni cosa, definendo evento quello che evento non è. Il concerto di questa sera (che - non va dimenticato - è la prova di quello che si farà a L'Aquila domani, dove a renderlo evento vero ci sarà uno dei nomi più importanti del jazz italiano e mondiale, Paolo Fresu) è di fatto una sorta di saggio allargato da scuola di musica, con qualche musicista adulto e tanti bambini. Una bella serata... ma se questo è un evento storico, allora l'attacca bastià della Lucantoni punta ad essere l'evento del Millennio.Tra parentesi, mentre i non cento cellos suonano in Duomo, per una platea allettata dai proclami facebook, un musicista teramano.. Luca D'Alberto, supera i sei milioni di visualizzazioni di un suo brano. Senza cellos.