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Una raccolta di firme, lanciata su internet, contro la chiusura dell'Ipersimply di Piano d'Accio. L'iniziativa, avviata sabato pomeriggio, fino a ieri sera ha fatto registrare circa 2.200 adesioni. Lo scopo è quello di arrivare a tremila firme, da portare al tavolo di trattative che sarà aperto in Regione. 

Come noto a causa dell'improvvisa, inaspettata e unilaterale decisione aziendale di Sma, facente parte del gruppo Auchan, 53 lavoratori del punto vendita dell'Ipersimply di Teramo il 30 settembre perderanno il posto di lavoro. Oltre a perdere uno dei centri di distribuzione più antichi della città di Teramo, continua l'emorragia di posti di lavoro in una realtà territoriale già gravata dalla crisi e dal terremoto. L'incontro in Regione dovrebbe tenersi mercoledì, alla presenza del presidente vicario Giovanni Lolli, oltre che di una nutrita delegazione di Provincia, Regione e lavoratori. Si attende l'adesione dell'azienda. Dall'incontro dipenderà il futuro anche delle cinque attività commerciali in affitto, il cui contratto scadrà a marzo  e che sono ubicate all'ingresso dell'Ipersimply: una parafarmacia, una lavanderia, un negozio di telefonia, un bar e un tabacchi.