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 ASCOLTA IL PRESIDENTE ENRICA SALVATORE

Il Busto ritratto di Settimio Severo del Museo Archeologico di Teramo e la Tavola di San Bartolomeo e San Sebastiano della Pinacoteca Civica - due opere che testimoniano emblematicamente la storia artistica della nostra città e che sono, ormai da oltre due anni, inaccessibili al pubblico - hanno attratto l’interesse dei visitatori che stamani, sin dalle ore 11 hanno affollato le sale espositive di Palazzo Melatino in occasione della XVII edizione Invito a Palazzo, evento nazionale promosso dall’ABI e dall’Acri che prevede l’apertura al pubblico delle sedi storiche delle banche e delle fondazioni italiane.

Nel corso della preview riservata alla Stampa, in diretta Facebook e Instagram, è stato annunciato - dal Presidente Enrica Salvatore - che le due stupende opere resteranno in esposizione al pubblico fino al 31 gennaio 2019 e sarà possibile ammirarle, insieme alle collezioni di ceramiche ed ai ritrovamenti archeologici di Palazzo Melatino, negli orari di apertura degli uffici dell’ente: dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18 di tutte le mattine dei giorni da lunedì al venerdì ed anche nei pomeriggi di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 18.

Ciò che contribuisce a fare della città di Teramo un centro di grande attrattiva culturale – ha affermato il Presidente Enrica Salvatore, non è soltanto la qualità altissima di alcune testimonianze artistiche, ma il contesto nel quale esse sono inserite generando un continuo dialogo fra passato e presente che non manifesta momenti di frizione, ma al contrario si dipana in modo logico ed ordinato.

Una testimonianza di questa armonia si può ammirare oggi grazie all’occasione offerta da “Invito a Palazzo”, che abbiamo voluto arricchire di contenuti culturali grazie alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco che ringrazio calorosamente per la disponibilità a lasciarci le opere fino al 31 gennaio 2019 nonchè grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza SABAP d’Abruzzo.

Alla preview per la Stampa - con il Sindaco di Teramo Gianguido d’Alberto - erano presenti i rappresentanti della Soprintendenza SABAP d’Abruzzo Vincenzo Torrieri e Antonella Lopardi, la Giunta Comunale di Teramo, i capigruppo del Consiglio Comunale, i rappresentanti degli enti designanti l’Organo di Indirizzo della Fondazione Tercas ed i componenti degli Organi della Fondazione.

Il Sindaco D’Alberto ha sottolineato il valore simbolico della presenza di queste opere nella splendida cornice di Palazzo Melatino “ove – ha affermato - mirabilmente ospitate in un momento difficile in cui sono inaccessibili al pubblico le sedi del nostro Museo Archeologico e della Pinacoteca Civica – possono riemergere nel loro splendore per continuare a dare testimonianza di quanto sia prestigioso ed attrattivo il valore dell’intero patrimonio culturale della nostra città che riemergerà presto anch’essa dal momento difficile che da anni sta attraversando.


Ha quindi continuato confermando l’impegno dell’Amministrazione Comunale per un rinnovato rilancio del Polo Museale di Teramo nel quale non solo simbolicamente, come accade oggi, ma autorevolmente di fatto, appartiene anche Palazzo Melatino con le sue preziose raccolte d’arte e con la sua naturale vocazione all’accoglienza ed organizzazione di momenti culturali di alto prestigio come questo cui, ammirati, stiamo partecipando.

Il rilancio del Polo Museale – ha concluso - cui è si particolarmente dedicato l’Assessore alla Cultura Luigi Ponziani (al quale, assente per un lutto familiare, ha rivolto espressioni di cordoglio)
- avverrà anche avvalendoci di una consulenza del professor Stefano Papetti, - presente all’evento - con il quale si stanno valutando in questi giorni le modalità di una sua collaborazione.”

GIORNATA EUROPEA DELLE FONDAZIONI
EDIZIONE 2018
"Arte e Beni Culturali Senza Barriere"
un progetto di inclusione sociale

In occasione di questa giornata dedicata ai tesori d’arte - ha quindi annunciato il Presidente Enrica Salvatore - la Fondazione Tercas ha inteso celebrare anche la Giornata Europea delle Fondazioni 2018 proponendo all’attenzione della Stampa e dei visitatori, attraverso un Video ed una scheda informativa, un progetto di inclusione sociale e sensibilizzazione culturale - Arte e Beni Culturali Senza Barriere" - sostenuto insieme all’Amministrazione Comunale di Corropoli e proposto ed organizzato dall’Associazione Italico Onlus in collaborazione con Istituto d'Istruzione Superiore Statale “G.Peano- C.Rosa” di Nereto.

Il Presidente dell’Associazione Maurilio Migliorati ha quindi ricordato come giovani studenti entrarono, nel mese di giugno dell'anno 2017, in un ambiente professionale che ha permesso loro vivere, grazie al maestro ceramista Eugenio De Prophetis, allo scultore Dino Di Berardino, al tecnologo/diagnosta per la conservazione e il restauro dei beni culturali Paolo Cinaglia, e ai restauratori Michele Aureli, Serena Petrelli e Davide Di Silvestro, una straordinaria esperienza emotiva e formativa: quella di essere coinvolti in prima persona nella pratica delle antiche tecniche artistiche e nel restauro di opere d'arte.
E' stata realizzata, in particolare, la riproduzione con la tecnica della pittura a tempera e foglia oro su tavola, di alcuni dettagli di straordinarie opere d'arte conservate nel Polo Museale Città’ di Teramo - Pinacoteca Civica tra i quali proprio quelli presenti nella Tavola di San Bonaventura e San Sebastiano del Maestro dei Polittici Crivelleschi che è possibile oggi ammirare nella sala espositiva del piano terra di Palazzo Melatino in occasione dell’evento Invito a Palazzo.
L'attività pratica ha permesso di illustrare ai giovani l'importanza delle fasi tecniche più delicate, che richiedono l'impiego della sapienza manuale, ma altresì l'utilizzo delle più moderne tecnologie per la conservazione e il restauro di beni culturali.

DOCUMENTI DELL’ABRUZZO TERAMANO
On Line le oltre 5000 pagine della Collana
consultabili in ogni parte del mondo con un comune Tablet o Smartphone

La Fondazione Tercas nell’ambito delle attività di valorizzazione dei beni artistici dei nostri territori, si affida quest’anno, alle nuove tecnologie, procedendo all'AGGIORNAMENTO e MESSA ON LINE dell'applicazione dedicata ai DAT (Documenti dell’Abruzzo Teramano) e ai principali eventi culturali.

Grazie ai nuovi interventi tecnici, il materiale informativo e multimediale che costituisce questo immenso patrimonio sarà consultabile ON LINE da qualsiasi piattaforma WEB e da qualsiasi parte del globo in piena mobilità.

L’importante è avere un comune Tablet o Smartphone dotato di una connessione ad Internet.

L’accesso ai contenuti non sarà più limitato ad un supporto fisico come un CD ROM o un Totem statico relegato tra le mura della Fondazione, ma potrà avvenire comodamente da qualsiasi parte del mondo entrando nel portale del sito web della Fondazione Tercas cliccando sulla sezione dedicata.

Nello specifico sarà possibile consultare le oltre 5mila pagine della collana dei DAT comodamente da casa o dal proprio tablet con la possibilità di effettuare ricerche storiche, salvare i contenuti o stamparli.

La nuova release sarà disponibile in forma completa dal 15 Novembre 2019, ma già in questi giorni sarà possibile consultare i DAT On Line tramite il sito ufficiale della Fondazione Tercas www.fondazionetercas.it


I DOCUMENTI DELL’ABRUZZO TERMANO.
7 VOLUMI 16 TOMI 5042 PAGINE 6147 ILLUSTRAZIONI

 

La collana dei sette volumi dei “Documenti dell’Abruzzo Teramano” costituisce un progetto editoriale di grande rilievo culturale che, promosso agli inizi degli anni 80′ dall’allora Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, è stato ereditato e portato a termine dalla Fondazione Tercas e dalla Banca Tercas SpA.

Imponente per taglio sistematico, censimento, rigore scientifico, studio e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio della provincia di Teramo, l’intera Collana consta di sette volumi suddivisi in 16 tomi per un totale di 5042 pagine e 6147 illustrazioni ed offre una rilettura del territorio della provincia di Teramo (dalla Preistoria all’ Unità d’Italia) naturalmente diviso dalle sue vallate fluviali, e consente di avere una visione complessiva e capillare dell’arte, dell’archeologia e della storia, dei monumenti e dei beni artistici presenti.

Direttrice dell’opera la professoressa Luisa Franchi dell’Orto che si è avvalsa di un comitato di edizione composto da Ferdinando Bologna, Mario del Treppo e Antonio Giuliano e di un comitato di redazione composto da Nerio Rosa e Adelmo Marino.
La pubblicazione è iniziata nel 1983 con il Volume I su “La valle Siciliana o del Mavone” ed è proseguita quindi nel 1986 con il Volume II su La valle del medio e basso Vomano, nel 1991 con il volume III su La valle dell’Alto Vomano ed i Monti della Laga, nel 1996 con il volume IV Le valli della Vibrata e del Salinello, nel 2002 con il volume V “Dalla valle del Piomba alla valle del Basso Pescara, nel 2003 con il volume VI “Dalla valle del Fino alla valle del Medio e alto Pescara per concludersi nel 2007 con il volume VII su Teramo e la valle del Tordino.

L’opera contiene i risultati di una ricerca essenzialmente rivolta alle testimonianze archeologiche e storico-artistiche della provincia “storica” di Teramo (cioè anteriore alla costituzione della provincia di Pescara nel 1927) estesa dal corso del Tronto a quello del Pescara e dall’Appennino alle coste adriatiche.
L’arco cronologico esplorato va dalla Preistoria alla fine dell’Ottocento.

Se la ricerca si è incentrata sui “documenti” figurativi (opere d’arte o di artigianato artistico, fino a testimonianze significative di cultura materiale) non sono state tuttavia trascurate le testimonianze di ordine storico, perciò ai saggi e alle schede riservati ai documenti di cultura artistica e archeologica, sono stati affiancati contributi atti a delineare puntuali aspetti di eventi storici e altri sono stati dedicati a testimonianze musicali colte o folkloriche (nel volume II raccolte in un CD), a particolarità dialettologiche, alle connotazioni geografiche dei territori presi in esame, a singolarità botaniche, a sopravvenienze di feste, danze, giochi antichi.
In ogni volume, un tomo è stato inoltre dedicato a un “Dizionario Topografico e storico”che, sotto la voce di ogni centro urbano (comune, frazione, località) presente nell’area indagata, ha raccolto una lettura del tessuto urbano, delle sue evenienze artistiche minori, dell’etimologia del nome, delle notizie storiche ad esso relative, delle epigrafi, degli stemmi e l’inventario cronologico degli archivi storici comunali e degli archivi parrocchiali.
Lo schema con cui sono stati realizzati i volumi (schede e saggi affiancati dal “dizionario topografico e storico”) è assolutamente originale ed è un unicum nella catalogazione del patrimonio culturale italiano.
La provincia “storica” teramana è l’unica in Italia a possedere una così capillare documentazione.
Per larghissima parte i volumi hanno pubblicato materiale inedito o poco noto e sono già diffusi nelle università, nei musei e nelle biblioteche non solo italiane, ma europee americane e australiane.
La ricerca ha posto in luce i collegamenti del territorio preso in esame con il flusso della storia e della civiltà artistica italiana ed europea e con una produzione artistica spesso di alta qualità e per alcuni aspetti addirittura ricca di elementi anticipatori rispetto ad opere più note.
La ricerca si è giovata di studiosi di alto profilo che hanno fattivamente collaborato con studiosi e privati ricercatori dell’area presa in esame.

I DAT sono oggi uno strumento prezioso fondamentale per le numerose tesi di laurea assegnate nelle locali università.