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È noto quanto un ambiente di lavoro confortevole migliori le prestazioni dei lavoratori. Ed è altrettanto noto che la possibilità di raggiungere con facilità il proprio posto di lavoro sia una delle condizioni per cui, lo stesso, si può dire più o meno confortevole. E da quando sono stati modificati viabilità e parcheggi all’ospedale di Teramo, per tutti quelli che vi lavorano, la situazione è di molto peggiorata.

La ricerca di un parcheggio nel piazzale dell’ospedale o nelle immediate vicinanze, diventa una battaglia quotidiana per tutto il personale medico, infermieristico, impiegatizio ed addetto alle manutenzioni ed ai servizi.

Una situazione che, inevitabilmente, si ripercuote anche sulle condizioni di lavoro e con esse sulla qualità del servizio sanitario offerto. E' quanto sostiene il segretario Generale della Fiom Cgil Mirco D'Ignazio.

Non è infatti possibile continuare a far finta di nulla, contando sull’abnegazione di lavoratrici e lavoratori che con fatica, quotidianamente, garantiscono altissimi livelli di professionalità, nonostante le difficoltà inizino prima ancora dell’avvio del turno. Dover arrivare sul posto di lavoro con almeno un’ora di anticipo per cercare un parcheggio, non aiuta a mantenere quella serenità necessaria a chi svolge mansioni così delicate.

Non affrontare il tema delle condizioni di lavoro, dello stress che un lavoro di questa natura comporta, significa non interessarsi davvero alla qualità del servizio offerto dalla sanità pubblica.

Crediamo fermamente nell’altissimo valore del servizio pubblico sanitario ed altrettanto fermamente crediamo che questo valore lo si difenda anche garantendo condizioni dignitose a coloro che, spesso, vivono la propria attività come una missione prima ancora che una professione.

Chiediamo quindi che ASL e comune di Teramo, si adoperino al più presto, coinvolgendo anche il gestore del parcheggio multipiano, per risolvere un problema che rischia di

Parcheggio multipiano che meriterebbe un capitolo a parte. Esiste, infatti, una convezione agevolata per il personale sanitario che consentirebbe la sosta giornaliera ad un prezzo ridotto.

Una convenzione che, intanto, esclude il personale non sanitario (manutenzioni edili, elettriche, idrauliche, servizi mensa, pulizia, sicurezza, ecc.) per il quale chiediamo comunque l’estensione.

Ma una convenzione che va rivista, almeno, nei numeri: la possibilità, infatti, di avere un posto assegnato comporta l’immissione in una lista con attese superiori ai 12 mesi.

L’ennesima inefficienza di una struttura ancora non ultimata, nonostante le previsioni iniziali.

Un parcheggio realizzato con il sistema del project financing che, anziché sgravare i costi della collettività, ha soltanto causato problemi ad utenti e lavoratori.

Una vicenda che, ci auguriamo, sarà di monito per chi ha dichiarato la volontà di utilizzare lo stesso strumento finanziario per costruire il nuovo ospedale di Teramo, aprendo alla speculazione privata il capitolo della sanità pubblica che, per rimanere efficiente ed universale, deve rimanere appunto, pubblica, conclude la Fiom Cgil.