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Per il bene di Teramo gli Enti si mettono insieme per il rilancio del capoluogo oramai allo stremo. Provincia, Regione, Comune, Consorzio commercianti Shopping Teramo Centro e Camera di Commercio insieme. Un fatto storico per ridare dignità alla città. Diverse le inziative in vista del Natale. Protagonisti assoluti saranno i commercianti con i cittadini, un vero segnale di cambiamento rispetto al passato che parte da inziative specifiche legate al periodo natalizio o alcune festività come il Santo Patrono che non sarà limitato nel tempo, come ha detto il Sindaco, perchè da soli non si va da nessuna parte.

l progetto, la cui realizzazione viene affidata al Consorzio di privati, prevede tre direttrici: la città allestita e illuminata in occasione delle feste natalizie (anche con tecniche di video mapping e light design) seguendo una linea coordinata che riguarderà tutto il centro storico; non si tratta semplicemente di luminarie ma di una scenografia complessiva che caratterizzerà il centro; un percorso culturale identitario collegato alla figura del santo patrono, San Berardo, ricondotto all’idea (anche laica) di protezione e di pace sociale, alla riscoperta di luoghi e storie della città (con il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie);  un cartellone di eventi e manifestazioni che avrà una regia e un unico brand immediatamente riconoscibile all’esterno. Uno dei simboli sarà la tavola conviviale che verrà allestita in una delle piazze; altro elemento che sarà “iconografato” il lavoro che faranno i bambini, cittadini del futuro, sulla figura di San Berardo. Nel percorso è stato coinvolto anche il Vescovado nella persona di monsignor Lorenzo Leuzzi e dei suoi collaboratori. Infine, ma non da ultimo, il cartellone di eventi, in primis i concerti, che accompagneranno la città al Capodanno.
 
“Vogliamo riportare in città i teramani e anche visitatori – ha sottolineato il sindaco Gianguido D’Alberto ringraziando Renzo Di Sabatino per il lavoro svolto e per essersi fatto carico di costruire il progetto quando la città era commissariata e senza un’amministrazione – vogliamo accendere le luci sia in senso metaforico che materiale: riaccendere l’interesse e il senso di comunità”. La realizzazione dell’iniziativa coinvolge più di un Assessorato comunale: quello agli eventi e al commercio diretto da Antonio Filipponi e quello alla Pubblica Istruzione gestito dalla vice sindaca Cristina Marroni.
 
“E’ un working progress – ha specificato Filipponi – oggi mettiamo un punto fermo rispetto al lavoro compiuto in questi mesi anche per sensibilizzare gli enti rispetto alle azioni e agli investimenti e dobbiamo rigraziare la Regione e la Fondazione Tercas per l’attenzione che ci hanno dedicato”. Per Gloriano Lanciotti: “si può parlare di un patto storico fra istituzioni nel segno di un rilancio che avrà certamente e immediatamente ricadute positive sul tessuto economico”.
 
“E’ un metodo nuovo – ha sottolineato Manuel Aceto – e mi pare che questo sia l’aspetto più importante: abbiamo trovato accoglienza e impegno, anche per noi è un’esperienza originale che affrontiamo con entusiasmo: alla fine il messaggio è chiaro, vogliamo invitare tutti gli abruzzesi e non solo a passare il Natale con noi ma ci auguriamo che questo modello di lavoro prosegua anche dopo”.
 
Sintesi delle linee guida progettuali. 
 
LA CITTA’, LA MEMORIA, I LUOGHI.  La città di Teramo, soprattutto in seguito agli eventi calamitosi che l’hanno attraversata dal 2006 in poi (ci sono ancora migliaia di sfollati) ha bisogno di ricostruire quel tessuto connettivo, sociale e culturale, che contribuisce a creare il senso di comunità e appartenenza. Partendo da qui, e dall’urgenza, avvertita anche dal settore economico e commerciale, di far tornare a frequentare il centro storico dai cittadini, la Provincia ha messo attorno al tavolo un gruppo di progettazione composto dal Comune; dal Consorzio dei commercianti, da giovani artisti, con il diretto coinvolgimento del Vescovado e del Comitato di quartiere di san Berardo., l’Università.
 Il 19 dicembre è la Festa del patrono, San Berardo, al quale si lega un rito antico e simbolico: a lui, nel Duomo di Teramo, vengono consegnate le chiavi della città affinchè la protegga. Un avvenimento che avviene a ridosso del Natale, festività tradizionalmente legata al “dono” alla solidarietà e , in chiave secolare, agli acquisti.
Il progetto, quindi, mette insieme questi due avvenimenti enucleandone gli aspetti caratterizzanti: la figura di San Berardo (identitaria ma poco conosciuta anche perché la sua celebrazione si sovrappone con il Natale) e le festività  Natalizie ( desiderio di stare insieme, uscire fare doni..) per restituire a Teramo un pezzo della sua storia collegando il percorso di “educazione”  e “recupero” del patrimonio culturale all’allestimento della città in chiave assolutamente artistica, moderna e digitale e interattiva che diventerà un salotto caldo e accogliente nonostante le rigide temperature invernali.
Il progetto si sviluppa su due binari che viaggiano in parallelo: la parte istituzionale che in collaborazione con il Comune di Teramo (assessori alla Cultura, agli eventi e alla Scuola) con il vescovado, l’Ufficio scolastico provinciale, il Comitato di Quartiere e l’Università, a partire da ottobre, con modalità laboratoriali, proporrà agli alunni delle scuole elementari di scoprire la storia di San Berardo.  Sono previste diverse azioni che comprendono la ricostruzione delle fonti, dei luoghi, (quali contenitori di memoria) del territorio per far acquisire ai bambini la consapevolezza della funzione strategica della Storia quale legame culturale della comunità.
 
LA CITTA’ E LA LUCE. 
Restituire “luce” ad una città metaforicamente oscurata dalle case ancora vuote, dalle fratture urbanistiche e sociali causate dai terremoti. L’ illuminazione della città nel periodo delle feste natalizie diventa lo spunto sul quale progettare l’allestimento di buona parte del Centro Storico con luci e manufatti originali, realizzati su disegno, da un gruppo di giovani artisti individuati dal Consorzio. Non  “luminarie”, percepibili esclusivamente di notte,quindi  ma elementi fisici, oggetti che ricreano scenografie ammirabili tutta la giornata.  Nello specifico il Verde, inteso come piante natalizie (conifere e betulle), viene utilizzato in abbinamento alle luminarie, ogni volta in maniera differente (ora come filare, ora come gruppo di elementi per creare situazioni puntuali, ora per definire uno spazio in una piazza o contestualizzare gli altri elementi di una composizione). Sempre il verde viene utilizzato per la decorazione delle vie secondarie. Oggetti permanenti, visibili sia di giorno che di notte, che evidenzino le vie di penetrazione al centro storico. Anche le LUCI sono rivisitate in senso artigianale e realizzate ad hoc. Ci sarà il villaggio di babbo natale e la mensa conviviale (metafora della condivisione cristiana ma anche di quella laica); ci saranno dei salotti realizzati con materiali naturali ed ecologici.
A completamento degli allestimenti nelle principali piazze, verrà utilizzato il video mapping con proiezioni natalizie sulle principali quinte architettoniche.

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