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Quando la solitudine, la mancanza di cura per l’altro,  e la feroce indifferenza, rendono l’esistenza un calvario. Il Popolo della Famiglia di Teramo offre tutto il suo sostegno economico e assistenziale alla signora Luisa De Fulgentiis,  di 60 anni (nella foto de Il Messaggero), bloccata in casa da un’ingessatura che non può  rimuovere, perché nessuno la accompagna in ospedale: la difficoltà consisterebbe nel suo peso eccessivo (150 kg.), che non consentirebbe ai barellieri di sollevarla,  per trasportarla con l’ambulanza in ospedale. L’assurda odissea di questa povera donna é solo il frutto di una terribile mancanza di solidarietà e coesione sociale.
Il Popolo della Famiglia di Teramo ritiene insopportabile questa mancanza di cura per l’altro, e si offre immediatamente  per accompagnare la signora Luisa in ospedale. Il Popolo della Famiglia arriva in ritardo pero', perchè il caso è stato risolto ieri mattina.

La notizia era stata resa pubblica ieri dal quotidiano Il Messaggero con una dichiarazione della stessa signora che a proposito del suo caso diceva: «Proprio in vista della data di rimozione del gesso alla gamba - rivela - ho chiamato tutte le associazioni assistenziali possibili, dalla Croce Rossa a tutte le altre, riferendo che devo recarmi assolutamente in ospedale in quanto non posso tenere il gesso più a lungo. Mi hanno risposto tutti di no in quanto, sostengono, che non c'è nessuno che ce la faccia a prendermi in braccio per posarmi sulla barella e poi sull'ambulanza. Io peso circa 150 chili ma so che c'è chi sta peggio di me ed in ospedale l'hanno portata».
Poi aggiungeva anche che: «Ho chiesto di fare questo viaggio da casa in ospedale, un percorso brevissimo, offendo dei soldi. Sono pronta a pagare una cifra decente per poter ottenere questo servizio. Tra l'altro in passato sono andata in ospedale in ambulanza ed una volta ho pagato trenta euro ed una volta settanta e, anche quando mi sono rotta la gamba, dall'ospedale sono venuti a prendermi e poi, dopo l'intervento ed il ricovero, mi hanno riportato casa. Stavolta è come se tutti si siano passati la parola e nessuno vuole venire a prendermi, neanche a pagamento. Ma io non posso portare il gesso oltre».

Il caso è stato risolto ieri mattina alle ore 9 quando i vigili del fuoco di Roseto insieme alla Croce Rossa hanno prelevato la donna da casa e l'hanno portata in ospedale. Ad attendere la signora i medici per rifare i raggi e poi procedere alla rimozione del gesso. I ragazzi della Croce rossa l'hanno aspettata e poi riportata a casa. La signora ha pagato 102 euro alla Croce Rossa mentre i Vigili del Fuoco non hanno voluto nulla. Rimane l'amarezza su questa vicenda che è stata risolta solo dopo l'appello della signora sul quotidiano romano e questa non è stata di certo una bella figura.