Nasce un progetto musicale che vede protagonisti i ragazzi di Autismo Abruzzo Onlus. «Il nostro obiettivo è la normalizzazione del disturbo autistico affinché si possa realizzare una reale inclusione e dimostrare che che oltre ad essere autistici sono persone dotate di attitudini e talenti. Nasce così l’idea di porre in essere un elaborato artistico musicale originale che abbia come protagonisti i ragazzi autistici, basso ed alto funzionamento, affinché possano interagire con la comunità ed esibire il proprio talento con l’ausilio di professionisti di rilievo. Il genere musicale che appare più consono al progetto è il jazz la cui caratteristica principale è l’improvvisazione su un tema principale, sarà così strutturata la “costruzione” dei pezzi su misura per ogni ragazzo/a. Ogni fase del progetto sarà oggetto di riprese e di foto per documentare il processo creativo - spiegano ad Autismo Abruzzo Onlus -
I ragazzi saranno protagonisti in ogni ambito dell’evento conclusivo e nella registrazione del Cd e secondo le competenze possedute, affiancheranno i tecnici audio, i grafici ed il presentatore».
I ragazzi che suonano sono a basso funzionamento mentre i ragazzi che si occuperanno della parte tecnica sono ad alto funzionamento per far conoscere tutto lo spettro autistico che è davvero ampio e al suo interno comprende tante sfaccettature.
Ospite d’onore sarà Fabrizio Bosso, in questo momento il più grande jazzista italiano, che suonerà con i ragazzi.
«Grazie alla lucida e sana follia di chi non ha limiti e supera il conformismo che ci vorrebbe tutti omologati ed inseriti in rigide categorie, prende vita un capolavoro contemporaneo da chi nessuno se lo aspetta, dalla mente e dalle mani di chi “non può/non sa/non ha”.
Lo strumento artistico è in grado di valicare tutte le barriere culturali, linguistiche e psico-fisiche. Un linguaggio universale che muove su un piano metafisico per il suo valore intrinseco di accessibilità e godibilita’ da parte di tutti. Tramite l’arte che da sempre costituisce un collante per la società è possibile accorciare le distanze e scoprire il potenziale di chi pensavamo del tutto inabile. La musica diviene mezzo per superare la comune visione del diversamente abile come colui che “non può/ non sa/non ha” e renderlo attore e non semplice fruitore di un prodotto di altissima qualità artistica, soggetto dotato di un valore», chiude l'associazione Autismo Abruzzo Onlus nel commentare questo progetto.
