• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

baseobelixsinisLa Sinistra, quella vera, c’è ancora. La Sinistra, quella delle politiche solidali, della vicinanza agli ultimi, dell’inclusione e del rispetto, c’è ancora. La Sinistra, quella che considera la diversità un valore, che riafferma il principio del merito e insegue il sogno civile delle pari possibilità per tutti, c’è ancora. Eccome, se c’è. Ieri sera s’è ritrovata nella sala convegni dell’Hotel Abruzzi, all’incontro con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, venuto a “benedire” la candidatura alla Regione della consigliera comunale Graziella Cordone e dell’ex Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro.

E’ stato molto più di un incontro elettorale, perché non era un incontro elettorale.

Certo, è chiaro: lo scopo era portar voti all’ex Sindaco e a Graziella Cordone, ma Rossi non ha fatto campagna elettorale. Non ha chiesto voti, non ha lanciato appelli.

Ha raccontato.

Ha spiegato.

Ha tratteggiato il ritratto fedele della macchina sanitaria di una Regione, la sua Toscana, che è stata capace di costruire, in poco più di quindici anni, una vera e propria rivoluzione. Di Sinistra.

Arrivato al Palazzo della Regione nel 2000, Rossi è stato assessore proprio alla Sanità e ha varato un piano, di vera riforma, che raccontato in Abruzzo sembra un romanzo di fantascienza.

«Ho trovato 93 ospedali e un mare di Aziende Sanitarie - ha detto Rossi - oggi sono 30, in gran parte nuovi, costruiti ex novo rivedendo tutta la macchina sanitaria». Un ripensamento generale, che ha visto la trasformazione di tutta la struttura organizzativa: «Che oggi si articola su tre aziende sanitarie ( Azienda Usl Toscana centro (Pistoia, Prato, Firenze, Empoli); Azienda Usl Toscana nord ovest (Massa e Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Viareggio); Azienda Usl Toscana sud est (Siena, Arezzo, Grosseto), e tre Aziende ospedaliere universitarie».

Una rivoluzione, appunto, che ha incontrato problemi e proteste, visto che a nessuno piace perdere un ospedale: «Ma la costruzione dei nuovi ospedale e la programmazione vocazionale degli stessi, ci hanno permesso di costruire consenso da parte dei cittadini - continua Rossi - che hanno capito quanto potesse essere importante questa rifondazione sanitaria». La testimonianza di Enrico Rossi è stata, per l’affollata platea, richiamata dall’incontro coi candidati della lista “Progressisti per Legnini”, organizzato da Stefano Alessiani col decisivo contributo di Simona Ferrante, una vera e propria lezione di buon governo e, soprattutto, la dimostrazione del fatto che, se la politica fa quello che la politica deve fare, allora tutto è possibile. Anche la costruzione di nuovi ospedali, come ha ricordato Mastromauro nel suo intervento, ripercorrendo tutte le fasi dell’annunciata - e mai avviata - costruzione del nuovo ospedale di Giulianova.

rossigraz

Brillantissimo, e anche profondo, l’intervento di Graziella Cordone, che ha racontato al Presidente Rossi quanto il commissariamento abbia fatto male all’Abruzzo. Nel suo discorso, la Cordone ha dischiuso il vaso di Pandora sui mille problemi che mortificano la macchina sanitaria pubblica abruzzese. «Ho fatto scioperi della fame per salvare oncologia - ha detto - e poi un altro per difendere urologia, e poi tante altre battaglie in difesa della sanità pubblica. Mi sono candidata per portare all’Emiciclo la voce degli ultimi e del disagio… e per dare il mio contributo in un momento nel quale si sentono riemergere temi e parole che credevamo perduti e contro i quali non si può tacere, se si ha senso di giustizia e dignità».

E se si ha un cuore… a Sinistra.

 

Obelix