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valentinacorneliTra i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso e la politica, o meglio: tra i laboratori e i politici, da sempre c’è qualche problema di “compatibilità” scientifico/culturale. Pensavamo, però, che la gaffe della Gelmini, ministro della Repubblica, che commentò gli esiti di un importante esperimento dicendo «Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro», fosse imbattibile. Invece, è stata battuta. A meritarsi il lauro della migliore gaffe dell’anno (sì, anche se siamo solo a febbraio, siamo certi che non sarà battibile) è stata l’onorevole pentastellata teramana Valentina Corneli, che nel pomeriggio ha diffuso una argomentata, quanto inutile nota, sulla sua visita al Gran Sasso. Che ospita una gaffe epocale. Ma andiamo per ordine, cominciando dall’inutilità. Nel raccontarci della sua visita ai Laboratori, la Corneli, dopo essersi autocomplimentata per la «Massima obiettività» con la quale ha condotto il suo sopralluogo, ci racconta di aver scoperto che «la maggioranza delle falde a rischio ricade sotto l’incidenza delle gallerie autostradali del Traforo, anche se appare chiaro che la portata di un potenziale incidente nei Laboratori avrebbe conseguenze ben più gravi. Mi è stata comunque assicurata una costante attenzione al fine di garantire i più alti standard di sicurezza». Niente di nuovo. Tutto già detto e ridetto. La Corneli, però, sta per sfoderare l’artiglio pentastellato, e infatti ci racconta che: «È certo che una struttura del genere non doveva trovarsi in quel punto specifico, così come l’autostrada non avrebbe dovuto attraversare quelle falde, ma questi sono i peccati originali di una politica che non ha mai ragionato su scelte che si sarebbero ripercosse sulle generazioni future. Le infrastrutture vanno certamente fatte, ma con una visione strategica che ancora oggi è solo il MoVimento 5 Stelle a rivendicare». Qualcuno dovrebbe spiegare all’onorevole Corneli, che in realtà dovrebbe saperlo da sola o informarsi prima di scrivere, che se si fosse conosciuta in dettaglio quella falda, non solo probabilmente l’autostrada non l’avrebbe attraversata, ma il 15 settembre del 1970 la “talpa” non l’avrebbe bucata, provocando la foriuscita di un vero e proprio fiume e l’evacuazione di una parte di Assergi. Purtroppo, cara onorevole Corneli, tutti i geologi pensavano che la falda fosse più in basso. L’avrebbero pensato anche se all’epoca avessero governato i cinque stelle con la loro visione strategica. Altra pennellata di inutilità, quando la Corneli chiede a chi deve fare di fare quello che deve: «…invito la Regione, ente cui spetta, unitamente alle Prefetture, la primaria implementazione del controllo e delle misure di sicurezza, ad attivarsi immediatamente, impegnando tutti i soggetti coinvolti a ottemperare agli obblighi previsti», e poi si arriva alla gaffe. L’onorevole grillina plaude al fatto che: «… giovani e brillantissimi ricercatori passino le loro giornate a 2.400 metri di profondità osservando i fenomeni fisici più disparati, con esperimenti incredibili che un giorno troveranno applicazione concreta e miglioreranno la vita di tutti noi». A 2400 metri di profondità?

Ripetiamo la domanda in maiuscolo: A 2400 METRI DI PROFONDITA'?

Quali laboratori ha visitato la Corneli? In quale segreto anfratto della montagna, l’onorevole pentastellata ha visto gli “incredibili esperimenti” di “giovani ricercatori”, visto che i Laboratori stanno almeno mille metri più su. Facciamo due conti: il Gran Sasso è alto 2912 metri, Casale San Nicola e Assergi stanno a circa 900 metri, gli ingressi del Traforo sono più alti di Casale San Nicola e di Assergi… va da sé che i laboratori che ha visitato la Corneli non si trovano di certo a 2400 metri sottoterra. Del resto, lo si legge anche sul sito degli stessi Laboratori, che magnificano il potere schermante di quasi 1400 metri di roccia. Insomma, l’onorevole grillina ha sbagliato “appena” di un chilometro, a meno che non ci siano davvero, mille metri più in profondità dei Laboratori, alcuni giovani ricercatori che fanno esperimenti incredibili.

Nel chiudere il suo comunicato, la Corneli, prendendosela con Salvini, auspica: «Ogni tanto, e lo dico da esponente di maggioranza, un bagno di umiltà farebbe bene a tutti».

Ogni tanto, e lo diciamo da giornalisti, anche fare un comunicato quando si ha davvero qualcosa da dire non sarebbe male.