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Nella Pinacoteca Civica, sabato 23 febbraio, gli alunni della classe VA del Liceo Economico Sociale “Giannina Milli” hanno dialogato con il poeta Leandro Di Donato sul ruolo della poesia oggi.
Di Donato ha raccontato che la poesia per lui è forza, luce della vita, due elementi sono importanti nei suoi versi: lo sguardo e le mani, le due porte del mondo, lo sguardo svela l’intenzione, è la promessa, l’accenno, “il messaggio, la porta che si apre e si chiude”.
“La poesia-ha continuato- per me non nasce di getto ma ha bisogno di tanto lavoro di lima e bulino, c’è tanta fatica , cura delle parole, scelta di un aggettivo, attenzione dietro ogni verso. Ho iniziato a scrivere perché volevo capire il mondo che vivevo, scrivere è un’esigenza, una scelta. Per me il poeta non può vivere solo, l’arte ha bisogno di confronto-incontro soprattutto con voi giovani”.
Leandro Di Donato si è soffermato sull’importanza della parola che crea e rivela mette in “comunicazione” con il lettore, ha quindi rivolto ai ragazzi l’invito a non dimenticare l’importanza della conoscenza, della parola, perché come diceva don Lorenzo Milani chi conosce “più parole ha uno strumento in più che spesso si traduce in potere.”
Tanti i temi affrontati: l’amore, la vita, i problemi del lavoro, storie di immigrati, i luoghi delle poesie.
A conclusione dell’incontro ha parlato dei poeti che ha amato di più: Caproni, Ungaretti, Quasimodo, Prévert, Neruda: “ tutti mi hanno aiutato a crescere e capire, a creare la trama sottile delle assonanze, i colori del verso”.