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Cresce la preoccupazione dei dipendenti della Selta di Tortoreto per il futuro dell'azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni, dell’automazione e della cyber security ed è presente in provincia di Teramo da più di trent’anni. La Selta attualmente occupa 250 dipendenti in Italia di cui 80 nel sito di Tortoreto. Per questo motivo oggi si è tenuto un corteo per non abbassare la guardia nella vertenza: lavoratori, cittadini e rappresentati della politica locale e nazionale sono scesi accanto ai lavoratori per dire no alla chiusura dello stabilimento di Tortoreto. Oltre alla manifestazione i sindacati sono stati convocati per il pomeriggio di lunedì 4 marzo in Prefettura. Tra i presenti al corteo: Il sindaco Piccionil, Giovanni Lolli, Dino Pepe, Umberto D'Annuntiis, Marco Cipolletti e il segretario provinciale della Cgil Giovanni Tmoteo.

Nell’ultimo anno il management ha tentato una serie di operazioni di salvataggio senza però sortire gli effetti sperati: nonostante un accordo che ha previsto un importante sacrificio da parte dei lavoratori non si è ottenuta la promessa ristrutturazione del debito con le banche. Non è mai stato presentato il piano industriale, che avrebbe dovuto rilanciare l’attività di Selta, né è stato prodotto un piano di concordato fallimentare.

 Di seguito l'intevento del Sindaco di Tortoreto:

SALVIAMO LA SELTA!
Care lavoratrici e cari lavoratori, con forza questa Amministrazione Comunale condivide e appoggia il vostro sforzo per la delicata vertenza Selta, perché si ritiene fondamentale salvaguardare i vostri 80 posti di lavoro, le vostre famiglie e l'intero indotto di questa azienda che negli ultimi 30 anni ha rappresentato una delle maggiori eccellenze nel settore delle telecomunicazioni.
L’articolo 4 della nostra Costituzione afferma che “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”
Per questo chiediamo con determinazione di giungere a trovare alternative percorribili per cercare di salvare lo stabilimento di Tortoreto.
Nel recente incontro presso la sala consiliare del nostro Comune insieme a voi, ai sindacati, ai rappresentanti politici del territorio, è stata ribadita la necessità e l’urgenza di aprire un tavolo nazionale che possa individuare un’azione efficace per il salvataggio dell’azienda e dei posti di lavoro.
Auspichiamo, dunque, che l’impegno profuso fin qui trovi ulteriore sostegno da parte di tutte le forze politiche regionali e provinciali, al fine di scongiurare la chiusura del sito aziendale di Tortoreto.
La politica teramana e abruzzese è chiamata a sollecitare unitamente e efficacemente un intervento diretto del Ministero dello Sviluppo Economico, attento alle realtà industriali del nostro Paese e sensibile alla questione occupazionale. Per questo desideriamo che il MISE possa anche ora porre la massima attenzione e priorità per cercare soluzioni positive in un territorio come il nostro, in cui le conseguenze della crisi economica non hanno tardato a farsi sentire.
Ci auguriamo che il corteo di oggi, così come gli incontri precedentemente fatti, oltre a mostrare il sostegno nostro e della comunità di Tortoreto, possa contribuire concretamente a motivare e intraprendere azioni definitivamente risolutive in grado di far ripartire l’azienda Selta, grande risorsa del sistema produttivo della provincia.

Il Sindaco
Domenico Piccioni