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Evitare lo spostamento del Commissariato di Polizia da Atri. Di questo si è parlato nel corso di un partecipato consiglio comunale che si è svolto il 6 marzo 2019, durante il quale maggioranza e opposizione, unanimemente hanno palesato la loro ferma contrarietà verso questo rischio ricordando le tante ragioni che fanno del Commissariato ad Atri un presidio di fondamentale importanza, oltre che collocato in maniera centrale e strategica per servire una utenza di oltre 60 mila cittadini, in una posizione equidistante tra costa e aree interne. E’ stato approvato all’unanimità da tutte le forze politiche presenti in consiglio un ordine del giorno concordato in sede di conferenza dei capigruppo, con il documento si chiede agli organi competenti, con articolata motivazione, che “l’importante, funzionale e strategico Commissariato di Polizia non sia sottratto alla comunità del Sud Vomano e della Valle del Fino privando queste aree di un presidio fondamentale per la sicurezza a irragionevole vantaggio di territori già ben serviti di Uffici di pari livello”.

L’intero consiglio comunale, nel dare mandato al Sindaco e alla Conferenza dei Capigruppo di compiere ogni atto necessario per scongiurare questo spostamento con il coinvolgimento di tutti i Comuni della vasta area interessata, ha anche ribadito la richiesta di accesso agli atti, a tutt’oggi non concessa, relativi a incontri e proposte su un eventuale spostamento del Commissariato ai quali il Sindaco di Atri non è stato convocato, né coinvolto. 

A quanto ci risulta – dichiara il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – il Commissariato potrebbe essere spostato a Roseto, probabilmente in una palazzina con abitazioni civili nei pressi, mentre il Comune di Atri con i finanziamenti ottenuti entro il 2021 provvederà a realizzare un’apposita struttura per il Commissariato, totalmente nuova e in possesso di tutte le caratteristiche necessarie per l’ottimale funzionamento dello stesso, nell’area prospiciente il presidio ospedaliero. Non vanno trascurate inoltre le altre imprescindibili necessità per le quali difendiamo con forza questa realtà e per le quali abbiamo intenzione di portare avanti delle iniziative significative con tutta la comunità interessata. Non va dimenticato che Atri ha una utenza enorme: a richiamare quotidianamente molte persone nella città ducale il nostro presidio ospedaliero, gli uffici del Giudice di Pace per il quale è in corso un ampliamento della sua competenza e occupandosi anche di cause penali prevede sempre la presenza di un poliziotto, c’è poi l’Istituto di Istruzione Superiore con circa 1800 alunni, il patrimonio artistico e culturale della città con la Concattedrale e il turismo attivo tutto l’anno, senza dimenticare gli uffici pubblici regionali e dello stato centrale che si trovano ad Atri. Non siamo assolutamente disposti a subire in silenzio una scelta drammatica per la nostra comunità”.