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Garantire la balneazione nei tratti di spiaggia libera senza dover ricorrere al servizio di salvamento. È questo l'obiettivo comune di Martinsicuro, Roseto e Pineto che nei loro litorali hanno ampi tratti non urbanizzati dove è impossibile assicurare la presenza dei bagnini a causa di costi esorbitanti. Per questo ieri mattina, nella sede della guardia costiera di Giulianova, il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo, quello di Pineto Robert Verrocchio e il primo cittadino di Martinsicuro Massimo Vagnoni hanno incontrato il comandante della direzione marittima di Pescara Donato De Carolis, e il comandante dell'ufficio marittimo di Giulianova Clarissa Torturo, per cercare di trovare una soluzione in vista dell'ordinanza balneare 2018.«Abbiamo illustrato alle autorità marittime», dice Di Girolamo, «i problemi connessi alla impossibilità di assicurare il servizio di salvamento nelle spiagge delle nostre città. E' stata una riunione molto utile perché i militari hanno preso atto della nostra comunicazione e hanno assicurato che si avvierà una riflessione per cercare una soluzione che assicuri la balneazione e nello stesso tempo che possa evitare di disseminare la costa dei tre comuni di divieti». Infatti, durante la scorsa stagione estiva, suscitarono molte polemiche i divieti di balneazione (per mancanza di servizio di salvataggio) che spuntarono a luglio nella riserva del Borsacchio a Roseto, un ampio tratto di spiaggia libera di tre chilometri, molto frequentato dai bagnanti. Quest'anno poi le presenze nella riserva del Borsacchio potranno aumentare ulteriormente perché sarà pronta, per giugno, la nuova pista ciclabile e la zona sarà facilmente raggiungibile.