Tre scuole in meno. E’ come se, alla prima campanella del settembre 2019, l’Abruzzo avesse perso tre scuole intere. A settembre, infatti, la prima campanella suonerà per 1.780 alunni in meno, un numero che equivale, di fatto, alla cancellazione di tre scuole. Fenomeno reso ancora più preoccupante dal fatto che la percentuale maggiore riguarda i bambini della scuola dell'infanzia (-598) e della primaria (-1.025). Va da sè che questo produrrà, nei prossimi anni, una diminuzione delle classi nelle medie e nelle superiori.

Situazioni non omogenee tra le quattro province. Quella di Chieti, infatti, passerà dalle 51.208 iscrizioni di quest’anno alle 50.539 del prossimo anno scolastico, con una perdita di 669 bambini e ragazzi in meno. 
Si equivalgono, in termini di perdita, le province di Pescara e L’Aquila, con 376 iscrizioni in meno, ovvero da 45.049 studenti a 44.673 sull’Adriatico, e da 36.459 a 36.083 nel capoluogo. Va un po’ meglio, ma è magra consolazione, nel Teramano, con una flessione di 359 iscritti, da 39.790 a 39.431. Più o meno una quindicina di classi in meno, specie nelle primarie, visto che proprio tra i più piccoli la flessione è di 282 alunni.