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Si profila una sfida a due all'università di Teramo per la successione di Luciano D'Amico. Il rettore a ottobre lascerà la guida dell'ateneo per fine mandato quinquennale, ma già a giugno si voterà per eleggere chi prenderà il suo posto. Il tempo della campagna elettorale dunque è prossimo e sebbene manchi ancora l'ufficialità si sta delineando uno scenario che vedrà in corsa due aspiranti alla carica di rettore. A scendere in campo, salvo ripensamenti, saranno il prorettore vicario Dino Mastrocola, in linea di successione diretta con l'uscente D'Amico, e Stelio Mangiameli, come candidato alternativo all'attuale conduzione dell'ateneo teramano. Intorno a questi due nomi sono destinati ad aggregarsi gli schieramenti della continuità da una parte e del rinnovamento dall'altra. Mastrocola, docente di Bioscienze e tecnologie alimentari che, proprio per il suo ruolo di vicario del rettore a fine mandato, esprime un orientamento che mira alla prosecuzione del lavoro portato avanti finora da D'Amico. Mangiameli, invece, sarebbe il candidato del cambiamento o comunque della discontinuità rispetto all'attuale gestione. Ordinario di diritto costituzionale alla facoltà di giurisprudenza è il decano dei docenti dell'ateneo, anche se gli ultimi anni si è dedicato all'incarico nel Cnr di direttore dell'istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie. Tra circa quattro mesi, dunque, saranno questi i due candidati tra i quali dovranno scegliere gli aventi diritto al voto. Nel 2013 erano poco più di 550, tra docenti di prima e seconda fascia, ricercatori, amministrativi e bibliotecari e rappresentati degli studenti.