Primo tavolo permanente sui problemi della Teramo Ambiente. Si è svolto al Parco della Scienza. Durante i lavori che si sono tenuti davanti ai vari rappresentanti sindacali dell'acquisto dei nuovi mezzi, del personale da inserire indispensabile per portare avanti la raccolta differenziata e la rimodulazione dei circuiti di raccolta. Non si è parlato delle esternalizzazioni dei servizi come il call-center e le buste paga.
Chiesto ai vertici aziendali di valutare la raccolta porta a porta con il bidone condominiale al di sopra delle cinque utenze. Come più volte denunciato poi l’azienda ha un parco mezzi a dir poco obsoleto e scarsamente funzionale, come sottolineato anche dal Comune di Teramo, ma soprattutto l’attrezzatura messa a disposizione dei lavoratori che operano sul campo nella raccolta i mezzi non risultano a norma rispetto a quanto prevede la normativa sulla movimentazione manuale dei carichi e gli indumenti da lavoro chiamato dispositivo di protezione individuale l'azienda non rispetta la normativa contrattuale, art. 66 e 77 del D. Lgs n. 81/08.
All'incontro erano presenti anche Cesare Neri supervisore dei servizi ambientali, Pierandrea Giosuè dirigente della Te.Am e Alessandra Cafà funzionario del Comune di Teramo. Assente il dirigente amministrativo perchè in ferie.
L'azienda ha proposto la rimodulazione dei circuiti ridotti rispetto ad ora e che ora passa al vaglio della Rsu con i lavoratori per abbattere i costi. Rimane sempre il problema che i mezzi non erano idonei neppure quando parti il porta a porta spinto ma solo per il bidone condominiale.