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Lo chiamano già "Monsignor Ovunque". Il nuovo vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi, è infatti onnipresente. Convegni, incontri, dibattiti... da quando è arrivato in città, con una cerimonia che verrà ricordata come esagerata nella dimensioni dell'impegno cittadino, così come incomprensibilmente organizzata per un sabato (mortificando così tutti gli operatori del mercato cittadino) e non per una domenica, praticamente è andato ovunque. Non che non dovesse, anzi: è giusto che il vescovo si faccia vedere, ma purché questo non pregiudichi il rapporto con i fedeli. Certastampa ha ricevuto, a tal proposito, una lettera firmata da quattro parroci (che hanno chiesto di poter mantenere l'anonimato) nella quale si segnala un cambio di prassi risultato particolarmente sgradito. Leggiamola insieme: «Quando c'era Monsignor Seccia, era abitudine curiale riservare il giovedì pomeriggio alle udienze dei cittadini, che potevano aver accesso al Palazzo vescovile solo presentandosi  - scrivono i quattro sacerdoti - ma con l'arrivo del nuovo Vescovo le regole sono state cambiate: niente più udienza aperta, ma incontri su appuntamento». La cosa, di suo, potrebbe essere considerata valida, visto che consente una migliore organizzazione, se non fosse per un particolare: «L'appuntamento va preso solo via email, condizione impossibile per i fedeli più anziani, che non dispongono delle conoscenze adeguate». Svolta tecnologica, dunque, per la curia teramana, ma sgradita ad (almeno) quattro parroci e di certo a tutti i fedeli meno "moderni". Certastampa sarà felicissima di ospitare la replica di Monsignor Leuzzi, qualora desiderasse rispondere ai quattro parroci. E ai fedeli. Tra un impegno e l'altro... può mandarci una mail.