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La cassa integrazione per un altro anno per gli 80 dipendenti della Selta di Tortoreto. E' questa la richiesta che sarà inoltrata oggi pomeriggio nell'incontro al Mise con i sindacati. Dunque questo è il primo obiettivo da raggiungere in vista della scadenza della cassa integrazione di giugno.

Continua dunque la lotta sindacale, la fabbrica di telecomunicazioni che la proprietà ha deciso di chiudere sul territorio lasciando a casa ben 80 lavoratori con le proprie famiglie. 

All’Assemblea di stamattina c'erano i segretari nazionali della FIM CISL Valerio D’Alò e della FIOM CGIL Fabio Palmieri. La SELTA di Tortoreto è un’azienda tecnologicamente molto evoluta ma nonostante ciò non regge la concorrenza spietata dei giganti delle telecomunicazioni che con le solite delocalizzazioni verso paesi economicamente svantaggiati trasferiscono le proprie produzioni per sfruttare il basso costo del fattore umano e ledono sin dalle fondamenta i principi generali della concorrenza leale.

Al termine dell’assemblea i Segretari Nazionali, insieme alle rappresentanze sindacali locali Boccanera e D’Ignazio hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare strategie e richieste da porre sul tavolo di negoziazione. Poi tutti in macchina, insieme alle RSU Aziendali e ad una rappresentanza di lavoratori, alla volta di Roma per sedersi al MISE ed iniziare la complicata trattativa alla ricerca di una soluzione possibile che salvi il grande patrimonio di risorse umane e tecnologiche dell’unità produttiva e si torni finalmente a produrre.

ASCOLTA MIRCO D'IGNAZIO