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Un confronto pubblico per sabato 25 maggio in piazza Martiri della Libertà a Teramo, con il Sindaco e le istituzioni chiamate in causa. E' quanto emerso ieri a conclusione dell'assemblea degli sfollati delle case Ater che si è svolta a Colleatterrato. All'incontro ha partecipato l'assessore Di Bonaventura e via telefono anche il Sindaco mentre si stava recando a Roma per la questione chiusura (sventata) del traforo che ha detto: «Siamo tutti concentrati sul decreto sbloccantieri che per ora è all'esame al Parlamento. Presentati una serie di emendamenti per sbloccare la ricostruzione. Le pratiche B e C devono essere trasferite ai comuni con il personale in modo che le stesse pratiche vengano seguite dagli uffici comunali e non più dall'Usr. Altra cosa importante che riguardano le case Ater è snellire le procedure. Abbiamo chiesto che gli affidamenti delle progettazioni per i lavori siano semplificate. Anche in questo caso presentato degli emendamenti. Se non si snelliscono queste procedure, i tempi saranno lunghi. L'Usr sta cercando di aumentare il personale, si deve arrivare almeno a 50 unità di personale. Occorre fare tutto questo per sbloccare la ricostruzione e se non si modifica la legge non si riuscirà a sbloccare nulla. I soldi ci sono in cassa, ma non si riesce a prenderli per colpa di un sistema che non funziona. Per quanto riguatda l'assegnazione delle case della Regione, siamo arrivati al dunque...nel senso che c'è stato un incontro alla Protezione Civile dove ci hanno sollecitato per far partire le procedure. Una procedura che sarà su base volontaria, in settimana il Comune di Teramo farà partire il bando, Montorio è già partita, dove c'è la priorità assoluta per chi vive nelle strutture ricettive».