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Roseto23maggio 2 “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Erano tanti, tantissimi i giovani e i cittadini di Roseto - ma anche provenienti da Comuni limitrofi come Pineto e Giulianova - che si sono dati appuntamento ieri nella Piazza del Municipio di Roseto degli Abruzzi in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, per l’iniziativa di testimonianza e fiaccolata (in due tempi, ore 10 e ore 21) sul tema “Gli uomini passano le idee restano”. Un importante momento di ricordo in occasione del XXVII° anniversario della strage di Capaci organizzato dal Premio Borsellino tutto l’anno, dalla Associazione Falcone e Borsellino e dal Comune di Roseto con il patrocinio del Miur. Tanti i testimoni nazionali della lotta contro le mafie presenti nella piazza, come tanti erano i dirigenti scolastici che hanno voluto far sentire la loro presenza a questa iniziativa nel ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro che in tutta Italia vede il Miur protagonista..
La giornata, aperta dai saluti del Sindaco Sabatino di Girolamo che è stato protagonista dei primi anni del Premio Borsellino e dall’assessore Luciana Di Bartolomeo da sempre molto vicina alle iniziative del Premio, è stata condotta dai docenti Alessandra Angelucci e Graziano Fabrizi e coordinata dalla professoressa di canto Francesca Martinelli volontaria del Premio Borsellino. Sul palco si sono alternati momenti organizzati dalle 4 scuole di Roseto, musica, danze, canzoni, a testimonianze importanti come quella del noto sacerdote anticamorra Don Aniello Manganiello, Luigi Leonardi ( testimone di giustizia), Lorenzo Diana (già senatore segretario della commissione antimafia) uomo simbolo della lotta al clan dei casalesi; Domenico Trozzi (generale della Polizia di Stato) Luca Maggitti (giornalista) tra i fondatori del Premio Borsellino. Una fiaccolata silenziosa composta, commovente e molto partecipata in serata ha percorso le vie di Roseto degli Abruzzi per sostare nella piazza del Municipio, ascoltando brevi riflessioni di ulteriori testimoni . Una giornata forte, importante, molto significativa per riaffermare che la memoria dell’impegno di Falcone, Borsellino - ma anche Chinnici, Dalla Chiesa e tanti altri, e il loro sacrificio - sono divenuti parte della coscienza civile e democratica del Paese e costituiscono un riferimento prezioso per la comunità nazionale. Nota stonata notata e sottolineata da tutti il servizio tecnico di amplificazione che ha vinto l’appalto per il Comune di Roseto. Un servizio non all’altezza della manifestazione che ha creato disagi ai giovani che dovevano esibirsi e contro il quale hanno giustamente protestato sia il generale Trozzi e alcuni dirigenti scolastici che hanno visto penalizzate le performance delle scuole e l’entusiasmo dei ragazzi presenti. Molto importante e significativo il momento delle letture e tra le tanti frasi quella di Falcone che diceva “La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.’