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Momenti di imbarazzo, ieri pomeriggio, nel corso dell’incontro organizzato dalla Cna di Teramo con i candidati. Incontro finalizzato, ovviamente, ad un’analisi attenta, ma propositiva, dello stato dell’economia locale, riletto nell’ottica del programma dei singoli candidati. Imbarazzo dovuto all’affermazione della candidata pentastellata Valentina Corneli che, con una certa durezza, ha condannato il comportamento delle grandi industrie che delocalizzano e che inquinano. Ora, che quelli della delocalizzazione e dell’inquinamento siano problemi gravi, è vero, ma generalizzare accusando indiscriminatamente tutta la grande impresa che opera nei nostri territori, è senza dubbio una clamorosa gaffe. Che ha messo in imbarazzo anche l’altro candidato pentastellato presente, Zennaro, che conosce il mondo dell’economia. Ma se, per spirito di corpo, da Zennaro non poteva certo venire una critica alla collega grillina, chi non si tira indietro è Sandro Mariani, candidato del Pd e della coalizione di Centrosinistra alla Camera, nell’uninominale, che "tira le orecchie" alla pentastellata: «Le grandi imprese sono una risorsa, credo che la candidata dei Cinque Stelle, Valentina Corneli, abbia avuto un attimo di distrazione, perché se così non fosse sarebbe davvero preoccupante, nell’attribuire alle grandi imprese solo un ruolo da inquinatrici - è il commento di Mariani - le grandi imprese sono una risorsa, lo ribadisco e lo sottolineo, specie in un territorio come il nostro, nel quale le piccole e medie imprese trovano spesso la loro forza se non, in molti casi, la possibilità stessa di sopravvivenza proprio nel lavoro sinergico che svolgono con le grandi realtà» Ovviamente, Sandro Mariani non evita il problema dell’inquinamento, che è uno dei grandi temi della politica nel Teramano, «L’inquinamento è un problema, e va affrontato e risolto, ma senza generalizzazioni populistiche o demonizzazioni fini a sé stesse, ed è sbagliatissimo considerarlo problema delle grandi imprese, perché a non dover inquinare sono le grandi, le medie e le piccole imprese - commenta il candidato - è invece gravissimo e dimostra anche una idea davvero parziale e settaria dell’imprenditoria italiana, quello che dice la candidata grillina, e cioè quel voler considerare le realtà più importanti della nostra economia solo alla stregua di attentatrici all’importantissimo bene comune che è l’ambiente nel quale viviamo, il nostro compito è favorire la crescita delle imprese, perché significa far crescere il benessere, e lo si può fare nel rispetto dell’ambiente, senza posizioni preconcette e sterili antagonismi finalizzati solo ad intercettare il consenso facile degli haters di professione»