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agostino balloneGentile Direttore,

                                leggiamo l'ultima news del Suo giornale online "Certa Stampa" e rileviamo con un certo dispiacere che si continua a dare notizie,  con un taglio di discredito verso l'azienda,  di eventi accidentali che interessano la normale gestione del servizio urbano della Città  di Teramo. 

Mi corre l'obbligo di precisare che le rotture ai mezzi, ci sono sempre state e sempre ci saranno essendo mezzi meccanici soggetti a normale usura. L'efficienza di una azienda si misura sui tempi di intervento, sulle condizioni organizzative e sulle strutture tecniche di cui dispone. Orbene, al  verificarsi di eventi interruttivi, l'azienda ha tempi d'intervento pressoché immediati che consentono di circoscrivere il disagio alla singola corsa.  L'azienda dispone di una moderna officina con un organico di ben 6 meccanici  che giornalmente sono impegnati ad effettuare le manutenzioni programmate prescritte dalle case costruttrici e gestite informaticamente da un software, di una officina mobile con tutte le attrezzature idonee ad interventi su strada ecc. Nessuna delle rotture registrate nel corso del regolare esercizio sono riconducibili a mancata manutenzione. Si sono sempre registrate "guasti a rottura" vale a dire per cedimenti di parti meccaniche non prevedibili  e non rientranti nelle operazioni di manutenzione programmata. 

Le cause sono riconducibili:

- Alle cattive condizioni delle strade ormai dei veri e propri sentieri di guerra che mettono a dura prova il sistema strutturale degli autobus. (l'ultima rottura è stata proprio causata dal semiasse che ha ceduto dopo aver preso l'ennesima buca);

- Alla vetustà del parco autobus di TPL che ha raggiunto ormai i circa 12 anni di media. (il rinnovo del parco autobus di TPL - trasporto pubblico locale - non rientra nella competenze  dell'azienda essendo riservata alla programmazione regionale).

Tutte queste condizioni negative che ci vengono imposte  provocano, tra l'altro, un incremento sensibile dei costi di manutenzione i quali, evidentemente, non generano alcun vantaggio alle finanze aziendali ma viceversa forti penalizzazioni. Va oltretutto evidenziato che i costi standard non vengono rivalutati dal 2012 con un evidente depauperamento delle marginalità. 

Comprendiamo benissimo il disappunto dei clienti del servizio e ci scusiamo con loro delle rare rotture (effettuiamo decine di migliaia di corse all'anno e le rotture si verificano in alcune unità) ben al di sotto delle medie nazionali e regionali) ma possiamo assicurare che l'impegno di tutta l'azienda è massimo come sempre stato per continuare ad assicurare servizi di qualità nel rispetto delle competenze attribuite alla società concessionaria.

Con i migliori saluti. 

                                       Agostino Ballone

                      Presidente e Amministratore Delegato