Dai e dai, cerca che si cerca, vediche alla fine la soluzione si trova. Senza tanti strilli, senza fastidiose urla, senza offendere, senza che sovranisti e buonisti debbano azzannarsi, per ingannare il tempo. La soluzione si trova, basta cercarla. E finalmente l’abbiamo trovata.Senza impiegati neo esperti di diritto navale, senza disoccupati neo avvocati, senza rabbia. La soluzione è stata trovata, bastava cercarla. Avanti, ora sipuò cambiare argomento. Propongo di parlare del fumo in spiaggia. Fumo si o fumo no ? Io dico fumo no, e tu ? Wanda Naraha le tette rifatte ? La Juve vincerà il campionato ? Dopo la tragedia dei migranti mi sembrano argomenti abbastanza consequenziali. In attesa che affoghi qualche altro bambino. E si, il bambino morto, interessa. Se è italiano un po’ di più.
Tanto ora, trovata la soluzione, l’argomento non interesserà più. Infatti sulla soluzione non trovo una riga sul social. Non scrivono i difensori dei confini, i leghisti razzisti, non grida più la Meloni nosferatu, non scrivono i cristiani buonisti, non dice niente il Pd dove torneranno a prendere a fare colazione insieme Orfini e Minniti, con un bel the verde biologico, con una fettina di segale francese e un velo di marmellata di prugne di montagna, sempre, ovviamente, con la sciarpetta rosso comunista di kashmir pakistano . Ma solo quello tratto sopra i 3000 metri. Non scherziamo su queste cose.
Trovata la soluzione a tutti sta bene. Silenzio. Perfetto. Nessuno dice. Nessuno vomita risentimento. Nessuno chiede. Significa che il metodo funziona. Silenzio. Perfetto. Forza allora. Ora si continui.
Ecco, solo un attimo, rimetto a posto lo stomaco che mi si era rivoltato a sguazzare nella fetida scia mediatica della SeaWatch 3, ammiraglia della più nobile e strategica tra le grandi operazioni della globalizzazione colonialista: lo sradicamento, mediante false Ong, e la compravendita di popoli giovani, per indirizzare quei giovani al destino che l’Occidente gli riserva da qualche secolo: manovalanza schiavista a basso costo per far sopravvivere l’Europa vecchia e senza midollo.
Non mi voglio addentrare nell’argomento: primo perché non interessa, secondo perché, con lo stomaco appena spianato rischio un travaso di bile che non sarebbe buon viatico per la sagra del Tartufo di Campovalano che è oramai alle porte. Né mi va di dare soddisfazione a chi, nel vedermi verde (di bile), mi assegnerebbe allo schieramento di quell’altra falsa eroina da trapasso dantesco, Greta Thunberg & co. Se Benedetto Croce diceva non possiamo non dirci cristiani, adesso il nuovo comandamento - che la macchina mediatica targata Thunberg, il think tank del catastrofismo ambientale incarnato in una perfetta giovane influencer globale sta diffondendo - recita così: non possiamo non dirci gretiani. I soliti cinici dicono che sta impazzando la gretineria. Ma forse, fatto salvo il rispetto e perfino l'affetto per la ragazza, sembra esserci un sottofondo di cinismo anche nel circo Greta. Il cui capo comico èIngmarRentzhog, esperto di marketing. E proprietariodella startup We Do not Have Time . E presidente del think tank Global Utmaning che con la loro campagna di crowfundingha raccolto 7,8 milioni di euro.
Intanto un problema ce lo siamo tolto: mentre la vicenda della 'SeaWatch 3', si è prestata a una narrazione suggestiva che contrappone Antigone e Creonte, i valori etici universali e la legge positiva, almeno 80 persone sono rimaste uccise e più di 200 ferite, nel bombardamento aereo che ha colpito un “centro di detenzione” per migranti a Tajoura, venti chilometri alla periferia orientale di Tripoli, in Libia. Dicesi centro di detenzione uno di quei lager senza cibo, senza acqua, senza bagni senza luce, senza diritti e senza futuro, dove noi vogliamo che restino quei poveracci che provavano a scappare salendo su una delle barche a cui chiudiamo i porti.
Dicesi centro di detenzione quel posto inventato da genio di un italiano, un certo Minniti, con la complicità delle pseudo autorità corrotte della Libia. Un posto dove c’è solo dolore, violenza, solo caldo e sbarre, solo immondizia e violenza. Dove donne e bambini vengono violentati sistematicamente. E le donne violentate non si lamentano, anzi, perché così hanno diritto ad una ciotola di riso e una tazza di acqua. Dicesi “centro di detenzione” la prigione finanziata dalla Unione Europea dove più di mille persone erano recluse: Eritrei, Somali e Sudanese. Dove sono state bombardate, molte uccise. E nessuno dice niente. Dicesi, dunque, centro di detenzione la risoluzione dei nostri problemi. Bene. Chi sia dia inizio allo sterminio, cioè la risoluzione del problema, nel silenzio del mondo.
Più di 50mila persone a pochi chilometri dall’Italia vivono li, e vivono così. A fornire il dato è l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). E non gliene frega un cazzo di niente a nessuno. Altro che bambino affogato. Altro che donna violentata. Altro che bambini sottratti ai genitori. Altro che anziano malmenato. Altro che diritti dei diversi. Altro che campi di sterminio nazista o croato.
Al generale Haftar è bastato scanciare due bombe ed è andato a colpo sicuro. Sicuro una strage. Sicuro il silenzio. Meglio di così non si può. Soluzione trovata ai nostri problemi.
Dietro la nostra porta, più di 50mila persone, in Libia, a pochi chilometri dall’Italia , vivono in campi di concentramento finanziati dalla Unione Europea: in attesa della morte. Per la gioia dei sovranisti e con buona pace dei buonisti. Nel silenzio del mondo.
Ma poi, diciamolo, l’Inter batterà la Juve ?
Leo Nodari