
Il Club Biancorosso nella persona del suo Presidente e a nome di tutto il Direttivo esprime il più vivo disappunto nei confronti dei toni e dei contenuti dell'intervista rilasciata ad una tv dal Presidente Luciano Campitelli. Il Club Biancorosso, sempre vicino alle sorti del sodalizio che rappresenta Teramo sportiva in Italia, vuol rammentare al Presidente Campitelli che ai margini di una sconfitta così netta, le contestazioni verbali da parte del pubblico sono quantomeno preventivabili e sintomo anzi, di attaccamento ai propri colori.
Ricordiamo altresì al Presidente, che i ragazzi che hanno perso in quel modo contro il Bassano, godono comunque dello status di professionisti e che quindi sono esposti a critiche nelle forme che sono ampliamente riscontrabili nella prassi degli stadi e che la miglior difesa che possono ottenere non è la sua, caro Presidente, ma quella che potrà concedere il difficile campo di Padova. Pochi ragazzi, come li definisce lei, a venti anni hanno l'onore di indossare una casacca professionistica. Se ne assumano l'onere.
Ribadiamo inoltre che la nostra non è assolutamente una piazza fuori controllo come dice lei, Presidente, ma piuttosto una piazza che ha saputo perdonare errori gravi e gravissimi e che, almeno nella maggioranza dei casi, ha sposato i suoi programmi tecnici ed economici senza battere ciglio.
Piuttosto, a noi pare che Lei Presidente, negli ultimi tempi, rimarchi le contestazioni di una parte del pubblico teramano per mettere in secondo piano le scelte compiute dalla dirigenza che Lei guida e che da ormai un paio d’anni paiono ai più frutto di programmazioni improvvisate e non lungimiranti. È storia recente il fatto che la tifoseria abbia assistito a un cambio di guida tecnica e dirigenziale in pieno mercato invernale senza per questo criticare tale scelta aprioristicamente, semmai a seguito di una crisi tecnica sotto gli occhi di tutti.
Lei, Presidente Campitelli oggi si lamenta di qualche insulto ricevuto in tribuna.
Caro Presidente, le piazze fuori controllo sono ben altra cosa. Se lei, come dice, vuol salvare il Teramo, il Club Biancorosso la sosterrà per quello che gli compete. Se al contrario le sue esternazioni continuano ad essere destabilizzanti e irrispettose verso una tifoseria che, le ricordo, non ha avuto molte gioie negli ultimi 3 anni, il Club Biancorosso non potrà che considerarla da oggi persona nociva per l'unica cosa che ci sta a cuore: il Teramo calcio 1913.