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jovanottiTutti vogliono il Jova Beach Party. E tutti lo vogliono a Montesilvano il 7 settembre. C'è spirito propositivo e massima collaborazione da parte delle forze dell'ordine per garantire la svolgimento del Jova beach party sul lungomare di Montesilvano. È quanto emerso ieri dalla prima riunione operativa che si è svolta in Questura alla presenza del questore Francesco Misiti, del comandante dei provinciale dei Carabinieri colonnello Marco Riscaldati, del primo dirigente della Polizia di Stato Lucianna Colopi (dirigente della Divisione amministrativa e Sociale della Questura, nonché componente della Commissione provinciale di vigilanza pubblici spettacoli) e del sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis. Un clima positivo e costruttivo che dà l'idea della sinergia che si è venuta a creare tra amministratori comunali e forze dell'ordine per salvare l'unica tappa abruzzese del Jova beach tour. Sul fronte viabilità e trasporti, il lungomare dovrebbe essere interamente chiuso al traffico, mentre il Comune è in contatto con Tua e Ferrovie dello Stato per organizzare convogli speciali. E la vicina Città Sant'Angelo mette a disposizione hotel e parcheggi. Una vetrina nazionale per Montesilvano, una grande opportunità per tutta la regione. Questo è per le categorie degli albergatori e dei commercianti, il Jova beach party, lo show di Lorenzo Cherubini.

Presentata infine l'interrogazione dal senatore Luciano D'Alfonso: ai Ministri dell'interno, delle politiche agricole e alimentari, forestali, del turismo, dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare. Ai dicasteri il senatore chiede «se corrisponda al vero che durante le riunioni convocate per la sicurezza siano stati qualificati come illegittimi atti posti in essere nell'ambito della propria autonomia locale del Comune di Vasto, visto che nell'ordinamento italiano la pronunzia di illegittimità deriva solo e soltanto da atti tipici della giurisdizione, adottati a seguito di contraddittorio tra le parti».