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Mauro Serafini, Aldo Corsetti e Donato Traversa – docenti dell’Università di Teramo - compaiono tra i 105 mila scienziati internazionali di elevato livello e appartenenti a diversi ambiti disciplinari, nella classifica pubblicata dalla rivista scientifica Plos BiologFoto_Aldo_Corsetti.JPGy. La prestigiosa rivista ha delineato un nuovo metodo di classificazione basato su un indicatore complesso che prende in considerazione citazioni e impatto scientifico degli autori. Un database sui 105mila “top scientists” al mondo che raggruppa tutti i campi del sapere scientifico.
Sono 2282 gli italiani inseriti nell’elenco. Il database fornisce diversi tipi di indicatori per valutare il numero e la qualità delle citazioni dei professori accademici e mostra anche dati separati sull'impatto scientifico della ricerca nella carriera, aggiornati a fine 2017, e nell'anno singolo, aggiornati alla fine del 2018. Gli scienziati sono classificati in 22 campi scientifici e 176 sottocampi.
Mauro Serafini ordinario di Scienze Tecniche e Dietetiche Applicate della Facoltà di Bioscienze, compare nella posizione 61281 per il settore Nutrition & Dietetics. Aldo Corsetti professore ordinario di Microbiologia Agraria della Facoltà di Bioscienze ricopre la posizione 97204 nel campo della Microbiology e Donato Traversa professore associato di Parassitologia e Malattie Parassitarie degli Animali della Facoltà di Medicina veterinaria si è posizionati nella casella 100016 nel campo della Mycology & Parasitology.
Il rettore Dino Mastrocola nel complimentarsi con i tre docenti sottolinea l’importanza dei gruppi di ricerca che hanno supportato e supportano l’attività dei colleghi e il ruolo fondamentale degli investimenti in strutture e persone per il raggiungimento di questo traguardo.
“Gli ottimi risultati dell’attività di ricerca - sottolinea il rettore - sono sempre frutto di un ben coordinato lavoro di gruppo che vede protagonisti, oltre a docenti e ricercatori, anche borsisti, dottorandi, assegnisti, tutto personale precario che avrebbe bisogno di trovare maggiori sbocchi nel nostro paese per non diventare cervelli in fuga. Non di secondaria importanza risultano gli sforzi e gli investimenti diretti del nostro Ateno per favorire e potenziare la ricerca in tutti i settori di nostra competenza. Sforzi che da qualche anno stanno portando al potenziamento di strutture, attrezzature e soprattutto capitale umano”.