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In occasione della giornata internazionale della donna, il S.I.A.P. di Teramo e il Segretario Provinciale Raffaele LOIACONO, con l’organizzazione dell’iniziativa “SIAP IN ROSA” con il convegno di cui all’oggetto e di cui all’allegata locandina, hanno voluto sottolineare il ruolo delle donne nella Polizia di Stato sin dal momento in cui sono entrate a farne parte. L'incontro si svolgerà l'8 marzo alle ore 10 nell'aula magna del convitto Delfico a piazza Dante a Teramo. Molti sostengono che la Giornata internazionale della donna, che si celebra l'8 marzo, sia solo un'inutile passerella, altri che andrebbe abolita per non rimarcare la differenza e la distanza dal genere maschile. Noi pensiamo invece che questa ricorrenza serva per tenere accesi i riflettori sulle mille storie di violenze, abusi e discriminazioni che accadono in tutto il mondo, Italia compresa e porre le donne anche ai vertici delle stesse organizzazioni sindacali. Difatti, sono passati 3 decenni dall’entrata delle donne nella polizia di stato, anche se difatti con Il Corpo di polizia femminile fu un corpo di polizia italiano, istituito nel dicembre 1959, composto da personale femminile e dedicato a tematiche delicate e di rilievo morale, ed entrò in funzione il 1º marzo 1961. Le appartenenti del Corpo di polizia femminile, ufficiali di polizia giudiziaria, venivano impiegate quasi esclusivamente all'interno della squadra del buon costume delle questure, per il contrasto dei reati contro la moralità pubblica, i minori e reati a sfondo sessuale ma anche per la tutela del lavoro minorile e femminile. Detto Corpo fu soppresso con la legge n. 121 del 1º aprile 1981 e il personale integrato nella Polizia di Stato. È passato mezzo secolo da quando la Polizia ha acquistato una “sfumatura rosa”: nel 1960 le donne iniziarono a vestire la divisa e a collaborare con i colleghi uomini in particolari settori. Oggi le poliziotte sono presenti in tutte le specialità persino in quelle di "tradizione" maschile. In Italia la presenza delle donne in polizia è aumentata esponenzialmente: oggi sono circa 15.000, a fronte di circa 90.000 uomini, pari al 15% della forza complessiva. Particolarmente significativa è la presenza delle donne nei ruoli tecnico-scientifici e professionali, oltre che settori operativi. Difatti oggi il personale femminile guida volanti ed elicotteri, dirige commissariati e Squadre mobili, sono medici, tecnici e molte sono atlete di successo, tra di loro ci sono anche Questori. Le donne della Polizia di Stato che svolgono il loro lavoro, ogni giorno, con professionalità, competenza e determinazione, evolvendosi dal vecchio "Corpo femminile" inizialmente avevano "solo" compiti delicati. Nel 1981 il nuovo ordinamento dell'amministrazione della Pubblica Sicurezza ha previsto ufficialmente le pari opportunità di carriera tra uomini e donne permettendo così, nel 1986, l'inserimento delle donne nella Polizia di Stato. Se oggi la Polizia di Stato ha raggiunto un alto livello di considerazione e stima tra la popolazione, lo si deve anche alla presenza delle donne, che con la loro umanità, sensibilità e tenacia, hanno contribuito a far apprezzare ancor di più agli italiani questa Amministrazione sempre disponibile con i cittadini per impegno ed abnegazione al dovere verso il prossimo. L’abilità comunicativa e la propensione a smorzare gli accenti di aggressività durante alcuni interventi è fondamentale , e in queste circostanze che la donna rappresenta quel valore aggiunto in fase operativa. Un cenno di riflessione sulla presenza delle donne nei ruoli della Polizia di Stato; la sua esperienza lavorativa richiede infatti una costante capacità di scelta quotidiana tra dimensioni e strade diverse (vita personale, familiare, lavorativa), una esigenza assicurata solo dalla serenità interiore che è data dal giusto bilanciamento tra questi 3 aspetti. Non sempre è facile però, perchè le donne che vestono la divisa si impegnano in ruoli importanti, ma cercando di trovare il giusto equilibrio tra la carriera e la vita privata. "Nella Polizia di Stato il ruolo delle donne è riconosciuto ed importante. In Polizia non esistono quote rosa o corsie preferenziali, le donne se lo devono guadagnare, e quando le donne arrivano a livelli apicali sono veramente brave, sono le migliori.