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Omicidio e concorso in occultamento di cadavere. Con questa accusa la Procura di Ancona con i carabinieri di Teramo ed Ancona hanno arrestato questa mattina alle ore 6, a Giulianova nella loro casa, Giuseppe e Simone Santolieri. Portati nella caserma giuliese saranno trasferiti dopo gli adempimenti di rito nel carcere teramano di Castrogno. I dettagli saranno forniti oggi dai carabinieri nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà ad Ancona alle ore 11. Molte sarebbero comunque le prove indiziarie raccolte dagli investigatori in questi mesi. Gli inquirenti hanno cercato in questi mesi prove inconfutabili contro il marito e il figlio di Renata Rapposelli come  il dna degli stessi indagati sui vestiti e sul cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice chietina residente da tempo ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso a Giulianova dopo aver fatto visita al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone, per poi essere ritrovata morta sul greto del fiume Chienti a Tolentino (Macerata). Nell'ambito dell'inchiesta, sono state disposte in questi mesi varie perizie tra cui quella sui dispositivi elettronici in uso ai Santoleri (12 telefonini, un pc e una pen-drive) comprendente verifiche sulle ricerche web effettuate, quella tossicologiche e la comparazioni tra reperti di terra. Sembra che i tre avessero litigato per problemi economici: l'ex marito non versava l'assegno familiare e lei versava in gravi condizioni. Dopo la visita i due l'avrebbero accompagnata verso la stazione, ma la donna abrebbe chiesto di fermarsi a Loreto per poter pregare, ma Giuseppe per i problemi psichici e fisici non avrebbe potuto fare un viaggio così lungo. In quel momento, quando il racconto diventa confuso, padre e figlio avrebbero spento il telefono. Al centro dell' attenzione da subito l'auto dei due che è stata riparata pochi giorni dopo la scomparsa per danni che verosimilmente potrebbero essere stati causati dalla strada dissestata che porta al luogo in cui è stata trovata la donna. Qualche giorno fa padre e figlio stavano cercando di rottamarla, è stata la Procura a bloccare l'operazione. Stamattina l'ordine di arresto della Procura marchigiana nei confronti di padre e figlio della povera Renata Rapposelli.