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Un bagno di folla ha salutato il cardinale Angelo Bagnasco  giunto in città ieri sera per l'inaugurazione dell'anno accademico 2019/2020 del Centro per la Teologia San Paolo VI e per il Mandato Missionario agli Operatori Pastorali: due appuntamenti importanti che potrebbero anticiparne altri, come l'arrivo a fine settimana nella parrocchia del Sacro Cuore di una reliquia insanguinata appartenuta a San Giovanni Paolo II, con la celebrazione solenne officiata dal Cardinal Becciu.

«La vita è una continua meraviglia» ha detto il cardinale Angelo Bagnasco nel Duomo di Teramo. Ha parlato di Europa, di come annunciare il Vangelo, parla anche della cattedrale di Notre Dame, segno religioso di tutto il continente, simbolo di «una crisi del Cristianesimo dato più volte per morto ma sempre risorto».

«Abbiamo bisogno di segni - ha detto - quando essi arrivano, la coscienza si scuote». Bagnasco, già presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 2007 al 2017, ora arcivescovo di Genova, presidente della Conferenza Episcopale Ligure e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, ha dapprima incontrato le autorità all'episcopio, poi si è diretto a piedi verso la cattedrale per il suo intervento. In Vescovado c'erano tutti: i sindaci della provincia di Teramo, le autorità civili e militati, il presidente della Regione Marsilio, della Provincia, il Rettore. Mancava il sindaco di Teramo che ha delegato per l'occasione l'assessore Stefania Di Padova.

Con i giornalisti ha parlato anche dell'urgenza di riaprire le chiese nel nostro territorio e quindi di accelerare la ricostruzione ferma al palo da tre anni.

Anche il Vescovo Leuzzi ha puntato il dito sulla ricostruizione sollecitato dai giornalisti presenti ma anche sulla visita del cardinale che significa molto per Teramo, città ferita dal sisma.

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