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sisma 768x254Lo scrivente Coordinamento nel terzo anno della ricorrenza del sisma, che ha così gravemente colpito alcuni quartieri della città di Teramo, in primis Colleatterrato, denuncia i gravi ritardi da parte delle istituzioni pubbliche. Tutto è rimasto fermo ed addirittura le cose sono peggiorate. Il decreto sisma, a modifica dei precedenti provvedimenti, per il quale il sindaco D’Alberto si è fortemente speso, è tuttora “incagliato” in Parlamento; nei fatti, i nostri rappresentanti nelle istituzioni parlamentari non riescono a far approvare il testo del provvedimento.
La città in alcune sue parti appare spettrale ed infartuata tra l’indifferenza di tanta parte della classe politica locale e regionale.
Ci si chiede: cos’altro deve accadere affinché vi sia un sussulto di risveglio? La fotografia è impietosa e la città sta perdendo ogni giorno il suo ruolo di capoluogo di provincia.
Gli sfollati hanno il pieno e sacrosanto diritto di rientrare al più presto nelle loro abitazioni. I notevoli ritardi, oltre a causare disagi alle popolazioni colpite dal sisma, è fonte di spreco di danaro pubblico che potrebbe essere utilizzato per la ricostruzione degli immobili, anziché per gli alloggi delle famiglie sfollate.
Il Coordinamento, ma sono certo di interpretare il pensiero di tutti i Comitati di Quartiere e Frazioni, è dell’avviso che per il futuro prossimo il tema in discussione debba costituire l’argomento principale per le istituzioni pubbliche e per la società civile in generale. Sarà cura dello scrivente Comitato organizzare iniziative volte alla risoluzione dell’importante tema in discussione, a fianco degli sfollati, affinché vi sia un risveglio della città tutta. Sin da ora, così come accaduto per il nuovo ospedale in Teramo, ci rendiamo disponibili con la realizzazione di movimenti ed al fianco delle istituzioni pubbliche, attive sul tema, ad azioni nell’interesse di tanta parte della popolazione colpita dagli effetti del sisma.

Il Presidente
Bucciarelli Domenico