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dalbertosindacookNell'ambito del programma di audizioni sul decreto sisma la commissione ambiente della Camera questa mattina ascolterà, oltre al sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, il commissario straordinario Piero Farabollini, il capo dipartimento di Casa Italia Fabrizio Curcio, i presidenti delle commissioni dei consigli delle regioni Abruzzo, Lazio e Marche per la ricostruzione post-sisma, i rappresentanti del comitato sisma 2016, l'Unione province d'Italia, l'Associazione nazionale comuni italiani. In audizione, sempre nella giornata odierna, anche i sindaci di Amatrice Antonio Fontanella, di Accumoli Franca D'Angeli, di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci, di Norcia Nicola Alemanno, di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, dell'Aquila Pierluigi Biondi, di Barisciano Francesco Di Paolo e di Camerino Sandro Sborgia e i rappresentanti dell'associazione nazionale piccoli Comuni d'Italia. Domani, invece, sarà la volta dei presidenti di Regione. Le audizioni, come rende noto la stessa Camera, saranno trasmesse in diretta webtv.

Tanti gli argomenti che saranno affrontati. Tra i tanti: l'aumento del personale aggiuntivo previsto per il cratere del Centro Italia da 200 a 600 unità, con una debita proporzione per il cratere abruzzese, all'inserimento di una norma che dia la priorità, tra gli interventi di ricostruzione, non solo alle scuole ma anche all'edilizia residenziale pubblica e quindi alle Ater.  Si parlerà di emendamenti che confluiranno in quelli preparati dall'Anci con l'obiettivo di chiedere ai rappresentanti della Nazione un'assunzione di responsabilità rispetto alla ricostruzione dei nostri territori che fino ad oggi non c'è stata.

Le principali richieste di modifica del decreto che D'Alberto illustrerà oggi riguardano in particolare la proroga dello stato di emergenza, almeno triennale, l'aumento delle unità di personale aggiuntivo previste per il cratere del Centro Italia e quindi in proporzione per il cratere abruzzese, l'abolizione del divieto di cumulo tra i rimborsi delle assicurazioni per i danni da terremoto con i contributi sulla ricostruzione pubblica ma anche l'inserimento di una norma che preveda di dare priorità, negli interventi di ricostruzione pubblica, alle Ater e la previsione di interventi di semplificazione sempre per la ricostruzione pubblica e relativi in particolare alle procedure negoziate al di sotto della soglia comunitaria.