In riferimento ad un articolo on line, il gruppo studentesco della Facoltà di Scienze della Comunicazione “PuntoCom” intende smentire il sopracitato articolo, nel tentativo di fare maggiore chiarezza sull’accaduto. "Nel medesimo giorno, nel corso della lezione di Arte, Museo e Comunicazione sono intervenuti a “sorpresa” il fumettista Carmine Di Giandomenico e l’ingegnere Alfonso Di Felice. L’obiettivo della lezione era quello di imparare come si valuta un progetto facendoci immedesimare nel ruolo di consiglieri comunali. Quindi, un fasullo consiglio comunale di una classe di un Corso di Laurea di una Facoltà dell’Ateneo teramano. Durante la lezione, quindi, i due ospiti ci hanno presentato il progetto del “Goldrake”, per il quale alcuni, non tutti, di noi sono rimasti davvero entusiasti. Alla fine della presentazione, il fumettista e l’ingegnere, accompagnati dal professore, sono usciti dall’aula, lasciando “deliberare” il consiglio sopracitato. La discussione è stata ampia e non semplice, e alla fine la maggior parte della classe ha ritenuto meritevole il progetto “Goldrake”. Però il problema non sta nella validità del progetto, ma nella strumentalizzazione che è stata fatta di quella che per noi è stato oggettivamente un momento di apprendimento. A prescindere da Goldrake (poteva essere qualsiasi altro soggetto), avere dei progettisti in aula e fingerci un consiglio comunale è per noi cosa utile. Sbagliato è fare uscire fuori dalla classe questa cosa. Noi eravamo in un “role play” e tale doveva rimanere, circoscritto all’ambiente didattico. Che dal nostro gruppo escano poi persone che si occuperanno eventualmente della parte della comunicazione è un’ottima occasione per noi, è come se venisse un’azienda a fare recruiting: se ci piace lo facciamo, altrimenti no. Ma strumentalizzare una sorta di collaborazione con l’Ateneo che di fatto non c’è è sbagliato. Per noi era ed è una semplice simulazione, che non aveva nessuna ambizione di pesare o incidere sulle scelte di un’amministrazione comunale di una città. Solo e soltanto una semplice simulazione. Tutto in linea ideale, tutto incentrato sul momento di apprendimento. Agli studenti non interessava l’oggetto di dibattito, ma l’idea di base: simulare l’approvazione di un progetto. Sappiamo che l’argomento è caldo per la comunità cittadina e vorremmo evitare di essere eretti ad esempli per eventuali prese di posizione, sia come Corsi di Studi che come Ateneo."
La coordinatrice dei PuntoCom, Emanuela Testa