Principesse. E sudditi. Gente che conta... e gente che non conta. I vip... e gli altri. Quelli che un potere ce l’hanno... e quelli che lo subiscono. Insomma, i ricchi ... e i poveri. Così, quella che doveva essere una festa, il segno visibile di una rinascita, la strutturazione fisica della beneficenza che si trasforma in nuova scuola, è stata in realtà la tristissima involontaria rievocazione di un periodo tra i più bui della vicenda umana, quel Medioevo scandito dallo scorrere parallelo delle vite dei Signori e dei poveri. Anzi: visto che siamo in Abruzzo, dei Signori e dei cafoni. Come scriveva Silone: “In capo a tutti c'è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe di Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch'è finito”. Ad Isola de Gran Sasso, è andata proprio cosi. Dio resta in capo a tutti, forse affacciato alle finestre del vicino santuario, poi c’era la bella Charlene di Monaco, poi l’eccessivo servizio d’ordine, sproporzionato nei modi e negli atteggiamenti vipparoli, poi tutti i vip più o meno vip locali e non, poi nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi, venivano i cittadini di Isola. Quelli che questa scuola la sognavano da tre anni. I genitori dei bambini che da tre anni sognano una classe tutta loro. La gente di un paese di settemila anime, rimasto prigioniero tre anni fa di metri e metri di neve, senza luce, senza riscaldamento, senza contatti col mondo e ... col terremoto che ingoiava case e scuole. Per questo, la Croce Rossa italiana e monegasca hanno speso un milione e mezzo per regalare ad Isola la nuova scuola. Un gesto bellissimo vanificato da una festa medievale, coi politici in passerella e la gente “normale” dietro le transenne. Troppo lontane per vedere qualcosa, visto che anche lo schermo era girato a favore dei vip. Taglio del nastro vietato anche alla stampa locale, indegna di partecipare alla festa, concessa solo alle telecamere della Rai. Perché la beneficenza è più benefica se ti intervistano al Tg1. Peccato che il Tg1 non c’era. Ma c’era il buffet, anzi: due. Porchette per la plebe lontana e tartine gourmet per i vip. Da oggi a Isola c’è una nuova scuola. Ringraziamo i signori ricchi che ci hanno fatto la carità.