
E' un messaggio di speranza quello che emerge dal rapporto sull'attività del Centro Antiviolenza "La Fenice" gestito dalla Provincia: il 40% delle donne che accetta il percorso di assistenza riesce ad uscire dalla spirale della violenza e a "ricostruire" una nuova vita.
E' uno degli elementi significativi emersi questa mattina nel corso dell'open day con gli studenti e le studentesse del "Montauti-Delfico-Convitto" alla presenza di molti dei soggetti che costituiscono la rete provinciale dell'antiviolenza a partire dalla prefetta, Graziella Patrizi, che ha dialogato con i ragazzi: "Le donne, le famiglie, devono sapere che non sono soli, che l'istituzione c'è e che abbiamo moltiplicato gli sforzi proprio nella consapevolezza che il fenomeno, almeno in Italia, è in aumento - ha dichiarato - il problema ha le sue radici negli aspetti relazionali ed è su questi che dovremo lavorare".
Il rapporto sull'attività del Centro è stato illustrato dalla responsabile Annapaola Di Dalmazio che ha sottolineato che i dati emersi hanno consentito alla provincia di orientare le scelte: "Come quella di aprire un nuovo punto di ascolto nell'area montana, a Isola del Gran Sasso e di portare le psicologhe da una a due perchè è il servizio più richiesto".

