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Richiesta d'arresto bis per Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio già in carcere a Teramo per l'omicidio di Renata Rapposelli. Un atto dovuto dopo che il fascicolo d'indagine passa dalla procura di Ancona a quella teramana e che di fatto da il via ad una nuova tappa dell'inchiesta sull'omicidio della pittrice. La nuova richiesta firmata dal pm Enrica Medori è stata depositata nell'ufficio gip  ed è arrivata al giudice Roberto Veneziano che entro venti giorni dovrà decidere se accoglierla. L'esito sembra scontato visto che, dal punto di vista procedurale, si tratta di una rinnovazione di atti (ex articolo 27 del codice di procedura penale) dopo che il gip di Ancona si è dichiarato territorialmente incompetente inviando tutto a Teramo. Inquirenti e investigatori marchigiani, infatti, di una cosa sono certi: la 64enne pittrice teatina è stata uccisa a Giulianova dai Santoleri, ex marito e figlio di 67 e 43 anni, quel 9 ottobre dell'anno scorso quando la donna si è recata nella loro abitazione giuliese con un treno partito da Ancona. E' successo al termine di una lite scoppiata per questioni economiche. Poi i due, sempre secondo l'accusa, avrebbero chiuso il cadavere in una grossa busta, lo avrebbero nascosto in macchina per qualche giorno, coperto con un grosso scatolone e trasportato fino a Tolentino per liberarsene gettandolo in una scarpata.