Narrativa:
- “Borgo vecchio” di Giosuè Colaciura, editore Sellerio
- “L’ombra di Trieste”, di Cristina Batocletti, editore La Nave di Teseo
- “Ballata senza nome” di Massimo Bubola, editore FrassinelliLetteratura giornalistica:
- “Caos italiano” di Paolo Mieli, editore Rizzoli
- “L’anno del ferro e del fuoco”, di Ezio Mauro, editore Feltrinelli
- “Bellissime” di Flavia Piccinni, editore Fandango
Saggistica:
- “Malacarne”, di Annacarla Valeriano, editore Donzelli
- “Postverità e altri enigmi”, di Maurizio Ferraris , editore Il Mulino
- “Dieci lezioni sui classici” di Piero Boitani, editore Il Mulino
Il Premio, dedicato al grande filosofo nato nel 1866 a Pescasseroli (AQ), fu istituito nel 2005 dal Comune di Pescasseroli, che lo organizza insieme ad un comitato apposito. La manifestazione si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del contributo di Regione Abruzzo, Fondazione CarispAQ, Fondazione PescarAbruzzo e della collaborazione di Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Centro Regionale Beni Culturali, Provincia dell’Aquila, Comunità Montana Alto Sangro Altopiano delle Cinquemiglia, Istituto Italiano di Studi Storici “Benedetto Croce” di Napoli, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Consorzio DMC Alto Sangro Turismo, Autorità di gestione del programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatic, Associazione Albergatori e ristoratori nel Parco nazionale d’Abruzzo, Fondazione Erminio e Zel Sipari onlus e altri enti. La prima edizione si svolse nel 2006. Questa edizione si concluderà nell’estate 2018.
Ogni anno una articolata e qualificata giuria seleziona e premia libri di narrativa, saggistica e letteratura giornalistica, più un riconoscimento allaMemoria. Nel tempo, la manifestazione ha premiato numerosi e prestigiosi scrittori, è stato capace di attrarre numerose case editrici e animare la scena culturale. Fortemente radicato in tutto l’Abruzzo, il Premio coinvolge centinaia di studentesse e studenti che dalle scuole partecipano nelle giurie popolari. Delle giurie fanno parte anche adulti di università popolari, detenuti carcerari e alcune associazioni culturali. Il Premio “Croce” ha visto l’attenzione crescente dei media e ha ricevuto messaggi di saluto dei Presidenti della Repubblica italiana Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella.