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Una mossa. Serviva una mossa, vera, al Centrosinistra teramano. E mossa è stata: netta, chiara, politica. Ufficiale. Il “mandato esplorativo” al candidato sindaco in pectore, Renzo Di Sabatino, è la mossa politica che il partito in questa fase della sua vicenda politica doveva fare. “Perché siamo il secondo partito in città dopo i cinque stelle - analizza Manola Di Pasquale - e sta a noi costruire la coalizione che dovrà presentare ai cittadini un programma politico efficace, per risollevare Teramo dopo gli anni della cattiva gestione del Centrodestra”. Secondo l’ex candidata sindaco, i risultati elettorali delle politiche non hanno affatto penalizzato il Pd teramano: “Il dato è inconfutabile - continua la Di Pasquale - il conteggio aggregato dei voti di sinistra è pari al risultato della mia candidatura, i teramani hanno riconosciuto la nostra serietà e ci hanno di fatto chiesto di elaborare una proposta alternativa al Centrodestra e al Movimento cinque stelle”. Fondamentale sarà adesso coinvolgere chi del Pd faceva parte e se ne è allontanato: “Io spero che Gianguido D’Alberto e Giovanni Cavallari possano far parte di questo progetto - continua Manola Di Pasquale - così come le tante forze civiche che si riconoscono negli ideali del Centrosinistra, ed è alla creazione di questa coalizione che stiamo lavorando”.