ELEZIONI / QUI CENTRODESTRA - MORRA CANDIDATO NON CANDIDATO, LA COALIZIONE CHE NON C’È E UN “ODOR DI PRIMARIE”
“Io sto studiando un interessante caso legale, per il processo penale di un mio cliente”. Chi conosce Giandonato Morra sa benissimo che questa non risposta, vale più di mille risposte. La domanda era prevedibile: “Si candida a Sindaco di Teramo?”, visto che i giornali lo danno tra i papabili, ma Morra non risponde, rispondendo con il silenzio che di una sua candidatura, in realtà, non si è mai parlato. Non c’è. E basta. E il fatto che continui, però, ad essere amplificata dalla stampa è il segnale inequivocabile del momento di difficoltà del Centrodestra cittadino, uscito in crisi di identità dalle ultime politiche. Il nome di Morra esce, perché è in assoluto il più spendibile in questo momento, alla luce dell’ottimo risultato (tutto personale) e di quella coerenza politica, che lo rendono identificabile dell’elettorato di Centrodestra. Sul tavolo dei candidabili, ovviamente, ci sono altri nomi, come quello di Di Dalmazio, che però deve gestire un riallineamento delle sue truppe, dopo il passaggio di Quagliariello in Forza Italia; come quella di Gatti, ql quale (anche se non lo dice) non dispiacerebbe certo una candidatura a Sindaco, ma deve ricompattare la coalizione, ancora un po’ sfaldata dal caso Brucchi e certo disgregata parzialmente dalle ambizioni della Lega e dell’agguerrito gruppo di Rudy Di Stefano. E poi c’è la soluzione “uomo nuovo” o “donna nuova”, della quale si favoleggia, da tempo, in un rincorrersi di nomi che ormai sfiora le 50 candidature potenziali. La soluzione? Forse solo una: le primarie di coalizione, per scegliere un candidato unico. Sempre che prima si riesca a creare una colizione, ovviamente...