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Maurizio Verna ex consigliere comunale e provinciale dice "no" alla candidatura di Renzo Di Sabatino a Sindaco di Teramo e lo ha ribadito anche nella riunione convocata ieri sera nella sede nel Pd. E a tal proposito, Verna chiede l'indizione delle primarie: «In riferimento alla scelta del PD teramano di indicare Renzo Di Sabatino come possibile candidato sindaco, alcune considerazioni di metodo, prima che di merito. Uno dei messaggi forti e chiari che gli elettori ci hanno dato il 4 marzo scorso è proprio quello della condivisione delle scelte. L'idea che qualcuno scelga per altri nel chiuso Delle "stanze dei bottoni", senza favorire una reale partecipazione democratica, è stata nettamente bocciata dai cittadini. Il conferimento del mandato esplorativo dall'alto al presidente della Provincia è accettabile solo nella misura in cui sia un passaggio propedeutico ad aggregare liste e movimenti che stanno nascendo attraverso lo strumento delle primarie, intese come competizione aperta in cui far emergere dal basso e dalla partecipazione democratica la persona e la proposta più convincenti e rappresentative del tessuto cittadino per ridare centralità e slancio al capoluogo, dopo 15 anni di oscurantismo . Rimettiamo i cittadini al centro delle scelte, che non possono essere fatte a tavolino perché così si produce solo scollamento dal territorio. Sono quotidianamente tra le persone e le sento sempre più distanti e nauseate da una politica concepita come gioco del Risiko o peggio come valzer di poltrone. In caso contrario, si preannuncia un'altra severa sconfitta, di cui qualcuno dovrà assumersi tutta la pesante responsabilità, per aver ancora una volta ignorato il crescente disagio di fronte a questi metodi. Lo ribadisco, non è un discorso di persone ma di metodo democratico: no alle investiture dall'alto, si alla partecipazione e al coinvolgimento dal basso per costruire un'alternativa vincente e convincente», conclude Verna.