Un grande applauso, alle 10,25, ha accolto la visita a Teramo del Presidente della Repubblica nell'aula magna dell'Università degli Studi di Teramo e l'inno di Mameli che ha commosso tutti i presenti aprendo l'anno accademico. A parlare per primo il Ministro dell'Università Gaetano Manfredi: «Un importante ateneo del nostro paese che si fonde sul prestigio della nostra storia. E' fondamentale il ruolo sociale che ogni università ricopre nel proprio ambito,  rappresentando il tessuto sociale del proprio territorio. L'Un. Te ha un ruolo importante e strategico. In un sistema accademico come quello italiano che vanta eccellenze in molte parti del paese. La sfida non deve essere legata solo al nostro territorio ma occorre mettere in campo anche la sfida dell'internazionalizzazione. Occore una crecita infrastrutturale per le nostre università. C'è necessità di investire in una nuova edilizia universitaria, a breve ci sarà un bando con uno stanziamento di 400 milioni. E poi la sfida sul personale con nuovi ingressi: sono previste 1.600 untà per il 2020 e poi un programma pluriennale di assunzioni, un programma per l'avanzamento della carriera all'interno delle università stesse. La qualità media del sistema universitario deve essere media-alta».

«Settemila studenti, con 19 corsi di laurea, tre nuovi attivati in questo anno accademico, master, sono solo alcuni dei numeri dell'Uni.Te - ha detto il Rettore Dino Mastrocola durante il suo intervento - un pensiero anche a Don Enzo Chairini che è statlo sempre vicino agli ultimi nel mondo. “Gli studenti sono la vera linfa vitale dell’Università e del Paese e ad essi è affidato il futuro. Kafka diceva che la giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza e la capacità di costruirla, se diamo ai giovani lo spazio per farlo».

ALCUNE IMMAGINI DELLA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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