Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso la parola alle 11,30, ringraziando tutti e in particolare il mondo accademico di un Ateneo che ha «specifiche caratteristiche che gli conferiscono un ruolo particolare in Italia». Poi, il Capo dello Stato si è soffermato sul rapporto tra Università e Società, sottolineando le peculiarità dell’UniTe e la passione che muove l’agire di tutto il corpo accademico e anche citando il ruolo della Radio d’Ateneo del «Mio conterraneo Pipitone». Il Presidente cita a braccio tutti i relatori, e poi Ovidio, e il senso delle sfide che muovono l’impegno di tutta l’UniTe. Mattarella giudica “interessantissima e coinvolgente” la prolusione del rettore emerito D’Amico, richiamandone la citazione di Coluccio Salutati, sul “non chiudersi” e poi, mutuando dal fare dell’economia, Mattarella ha rilevato la crisi del modello ispirato al solo profitto, ponendo l’accento su quanto il progresso impone un recupero di umanità, ma esistono le premesse perché il futuro sia portatore di questa umanità. A chiudere la cerimonia le parole del Rettore Mastrocola che «Sempre con orizzonti, ma senza confini» ha dichiarato aperto il 27esimo Anno Accademico dell’UniTe.