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Anche il Sindaco di Teramo ha partecipato al sit-in o meglio al volantinaggio che si è svolto ieri mattina organizzato davanti alla casa di Riposo De Benedictis dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori dei Servizi della Asp 1.
«Una situazione decisamente preoccupante che nel corso del tempo, per mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle istituzioni, si è incancrenita e ha lasciato debiti significativi dell'azienda per un importo pari ad 8 milioni di euro, con evidenti ripercussioni sulla tenuta di un servizio importantissimo sul piano sociale e sanitario - ha detto il Sindaco Gianguido D'Alberto - Va assolutamente affrontato il tema delle rette con il supporto della Regione Abruzzo e soprattutto è necessario rivedere la legge del 2011 che ha costruito e strutturato le ASP secondo una logica meramente manageriale, riducendo il sostegno pubblico. Non dobbiamo dimenticare che oggi la ASP ha 440 utenti ed è di fatto una azienda ospedaliera a tutti gli effetti; questo sta a significare che svolge un'attività a carattere socio sanitario di straordinaria importanza. Ecco perché non si può reggere solo ed esclusivamente sulle rette che giustamente sono ridotte, ma deve incentrarsi su una politica che, proprio perché i contributi degli assistiti sono ridotti, deve essere accompagnata da un adeguato sostegno pubblico. Qui parliamo di sanità, di assistenza sociosanitaria, complementare all'attività del servizio sanitario per i soggetti più deboli. Quindi dobbiamo modificare assolutamente la legge del 2011, riportando al centro la persona.
Stiamo parlando di azienda che svolge servizi alla persona, e questo deve essere l'obiettivo; essa è uno strumento che deve sì muoversi attraverso logiche di efficienza ed economicità, ma il sostegno pubblico è fondamentale. La riforma va fatta subito; sono passati nove anni dal varo della Legge, i tempi per modificarla e approvarla sono maturi e quindi bisogna intervenire immediatamente. Questo è ciò che chiediamo alla Regione Abruzzo: di attivarsi subito secondo queste prospettive e questa logica», ha detto il Sindaco di Teramo.
«Ho colto l'occasione per salutare e ringraziare tutti coloro che sostengono la struttura, la ASP (Azienda pubblica di assistenza alla persona): personale medico, le cooperative, gli operatori che quotidianamente vivono la comunità e la sorreggono con grande senso di vicinanza, professionalità, solidarietà, sebbene in situazione di oggettiva difficoltà.
Non si pensi alle ASP come enti dove andare a nominare persone in riferimento a logiche spartitorie e quindi alle consuete pratiche politiche ma si pensi alle ASP per ciò che sono, cioè uno strumento per la per la tutela dei diritti fondamentali delle persone più deboli della nostra comunità», ha concluso il primo cittadino.

Questo accade aggiungiamo noi, quando la politica assume decisioni senza pensare al dopo, a quello che sarà ed a quello che sono diventate queste strutture in provincia di Teramo nel momento in cui sono state istituite le Asp sotto la gestione politica della Regione Abruzzo. A breve rifaremo la storia ricordando chi volle la loro istituzione, perchè è bene che i cittadini ricordino e come invece funzionavano prima. Sempre per non dimenticare il giorno che saremo chiamati a votare.