Caso AMP. Fondali ricchi di vita: Squeo "pesca" e libera due cavallucci marini
Pescatori contro ambientalisti. Una battaglia senza fine. Da una parte gli ecologisti che vogliono ampliare i confini dell’Area Marina Protetta del Cerrano, dall’altra i marinai che chiedono l’istituzione di un corridoio di pesca controllata delle vongole all’interno del parco marino. Le parti sono ormai ai ferri corti. L’Amp secondo il Wwf è una nursery per la fauna ittica. Ma Walter Squeo, responsabile di Federpesca Abruzzo e vice presidente del consorzio di gestione delle vongolare fa notare che cavallucci marini e altre specie ittiche si riproducono e vivono tranquillamente anche nelle zone di mare dove la pesca esiste da sempre. Insomma, per i pescatori un falso problema. Questa mattina a Giulianova Squeo ha voluto dimostrare coi fatti che i fondali sono ricchi di vita. Ha rilasciato in mare alcuni esemplari di cavallucci marini finiti nelle sue attrezzature da pesca. Ha fatto notare poi come le nasse utilizzate per la pesca delle seppie siano anche un ricovero per le uova delle stesse che schiuderanno poi in piena estate. Intanto, il 2 maggio le vongolare dovrebbero tornare in mare dopo un periodo di stop che va avanti da agosto scorso (hanno pescato tre sole settimane a dicembre). Nei prossimi giorni i tecnici dell’istituto zooprofilattico eseguiranno dei prelievi a campione per accertare la crescita del novellame di “venus galina”. Se avrà raggiunto le dimensioni adatte per la commercializzazione, le imbarcazioni del Cogevo riprenderanno il largo.