Il Piano Spiaggia di Martinsicuro era ed è cosa fatta. Città Attiva ha deciso e porta avanti il PDMC senza ascoltare alcun suggerimento da parte delle minoranze. Suggerimenti, quelli del PD, che vengono rammentati da Andrea Buonaspeme dopo un elenco di rischi e contraddizioni insiti nel piano approvato dal Comune guidato da Paolo Camaioni. Da una parte, la frammentazione della spiaggia libera e la limitata ampiezza dei fronti di spiaggia libera di fatto impediscono la nascita di un parco marino organico e continuo. Dall'altra, spiega Buonaspeme, permane il problema della presunta non-equità nelle concessioni “che verranno date alle cosiddette aree ex private abbiamo espresso le nostre perplessità sulla possibilità di concedere senza bando alle stesse l'ombreggio e i servizi mentre le altre concessioni andranno a bando”. Poi, il problema dei fossi: “Il nostro litorale conta circa 33 fossi (un piano fossi approvato con delibera n.77 del 2006). Nonostante fosse stato richiesto dal PD di Martinsicuro e dalla Commissione Urbanistica i fossi non sono stati riportati. Fossi che come prevede il Piano Territoriale Provinciale non permettono costruzioni sull'arenile per centro metri a destra e a sinistra”. Prosegue il referente Pd: "La spiaggia è di tutti e non di pochi. Il governo cittadino purtroppo non si cura del fatto che 30.000 mq di spiaggia libera in meno equivarrebbe ad ottenere, valutando ad esempio la sproporzionata misura di 10mq a persona, che circa 3.000 cittadini ogni giorno non avranno lo spazio libero sulla spiaggia. Se a ciò si aggiunge che gran parte della spiaggia libera che resta è attraversata dai 33 fossi (vicino ai quali - 5 metri a ds e a sn - non è possibile sostare) è facile capire quale destino si riserva a chi decida, per scelta o necessità, di sostare sulla spiaggia libera”. Per il Pd la giunta Camaioni è “in balia delle onde” e si fa promotrice di “scelte-spot figlie di una strategia e di una visione che non danno una idea ben delineata di dove si sta portando il nostro paese”.