Continuano gli sforzi delle biblioteche dell’Università di Teramo per garantire servizi e risorse digitali a studenti e docenti.
A causa dell’emergenza sanitaria in corso, infatti, le biblioteche di Ateneo restano chiuse al pubblico ma garantendo via email l’assistenza all’intera comunità accademica e rendendo disponibile nella pagina https://www.unite.it/UniTE/Biblioteche l’elenco dei cataloghi online e degli archivi aperti ad accesso libero comunque consultabili anche da casa.
Inoltre il Sistema Bibliotecario dell’Università di Teramo, in collaborazione con gli enti e le aziende che forniscono servizi e risorse digitali, ha promosso una serie di iniziative accessibili da remoto tra cui l’iscrizione ai servizi bibliotecari e a MLOL (prima rete italiana di biblioteche digitali), “Uniti per ripartire” (iniziativa di solidarietà digitale per la lettura), l’accesso straordinario a una serie di risorse elettroniche come Leggi d’Italia, De Jure, Franco Angeli, il Mulino, JSTOR, Elsevier Science Direct, Scopus. Le iniziative sono in costante aggiornamento e disponibili alla pagina https://www.unite.it/UniTE/Home/Biblioteca_a_distanza.
Infine, l’Università di Teramo ha firmato l’Appello per il diritto di accesso alla conoscenza scientifica in stato di emergenza.
L’appello si rivolge ad associazioni editoriali e rappresentanti istituzionali per chiedere «in questo momento di emergenza per il Paese, una deroga alle clausole restrittive degli accordi di licenza, al fine di consentire l’erogazione di servizi bibliotecari da remoto e di fornire accesso alla documentazione scientifica, indispensabile per l’aggiornamento dei professionisti medico-ospedalieri impegnati a fronteggiare il Covid-19, ma fondamentale anche per le attività di ricerca, studio e insegnamento di tutti coloro che in questo momento sono costretti a lavorare a distanza, siano essi docenti, studenti, ricercatori o altre categorie di cittadini. In particolare, si chiede di: facilitare i servizi a distanza, mediante il prestito digitale e il document delivery elettronico sicuro e la consegna agli utenti dei documenti in formato digitale; consentire inoltre alle biblioteche la possibilità di estendere temporaneamente, per tutte le categorie di cittadini interessati ad aggiornarsi con informazioni scientifiche basate su evidenze, l’uso dei servizi a distanza e delle collezioni digitali».