La festa del 1° Maggio quest’anno arriva dentro un’emergenza impensabile che ha impedito di svolgere le tante manifestazioni all’aperto che come da tradizione CGIL CISL e UIL hanno tenuto in tutti gli anni del dopoguerra. Ma saranno comunque molteplici le iniziative per ricordare, con forza, che sul lavoro si fonda la nostra Repubblica e che l’impegno, l’iniziativa e l’azione del sindacato unitario sarà incessante per garantire gli interessi e le ragioni del lavoro e dei lavoratori.
Lo slogan scelto per il 1 maggio è “ Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”.
Si perché in questa drammatica vicenda non può e non deve mancare la riflessione sulla necessità di ripensare la convivenza sociale ed economica mettendo al centro della programmazione e della progettazione umana, la persona e il lavoro. Un lavoro svolto in sicurezza e che dia alle persone la certezza poter organizzare il proprio futuro nella libertà e nella dignità che solo un lavoro giusto e rispettoso delle persone può dare.
Non è solo un’opportunità ma una necessità per cambiare l’impostazione e la prospettiva di una società che in questi ultimi anni in particolare, ha prodotto e produce crescenti disuguaglianze, precarietà marginalità perdendo qualsiasi capacità di coesione sociale.
Una realtà che emerge ancora di più nella drammaticità di questi giorni.
Ormai da diverse settimane viviamo con una grande preoccupazione per la diffusione del virus e per le ripercussioni che lo stesso sta avendo sulle attività economiche sociali, sull’ l’occupazione, sul vivere quotidiano di ciascuno di noi.
In questi giorni siamo tutti ragionando su come affrontare il percorso di graduale ripresa che dovrà avvenire, necessariamente, nel pieno rispetto della tutela della salute e del protocollo sulla sicurezza in tutti luoghi di lavoro.
I prossimi giorni ci vedranno impegnati in un confronto serrato con le istituzioni, ai vari livelli, con l’obiettivo chiaro di monitorare l’efficacia dei vari interventi posti in essere, in modo che gli stessi siano effettivamente in grado di contrastare le difficoltà che in tanti stanno vivendo.
Continueremo ad essere attenti e a pretendere l’erogazione degli ammortizzatori sociali in tempi accettabili garantendo una continuità retributiva.
Non faremo mancare il nostro convinto contributo per riuscire a dare, come collettività teramana, delle risposte puntuali ai tanti bisogni delle persone che vivono nella nostra provincia.
Oggi sono necessari investimenti e progetti che sappiano coniugare i bisogni che nascono dall’emergenza con le ragioni dello sviluppo
Si ripropone un tema che in questo territorio diventa ancora urgente perché negli ultimi 4 anni siamo passati attraverso tante emergenze – crisi, sisma, bufere di neve, viabilità – senza ancora aver individuato progetti, risorse per tutelare e rilanciare lo sviluppo, l’occupazione del territorio.
E’ il momento di mettere in campo un concreto spirito di servizio da quanti hanno responsabilità istituzionale e politica, saperi, competenze in questa provincia ed assumere una posizione condivisa da tutti per dare una prospettiva di fiducia e fare in modo che anche la nostra comunità nessuno resti indietro.
In questa direzione sono importanti anche i simboli e la memoria presenti nel nostro territorio. Noi quest’anno abbiamo dovuto rinunciare al tradizionale corteo che si tiene ogni anno a Giulianova per concludersi con la deposizione di una corona di fiori sulla lapide in memoria dei proletari caduti ini tutte le guerre.
Dispiace particolarmente perché quest’anno ricorre il centenario della collocazione inziale del monumento . Avevamo programmato diverse iniziative per ricordare e commemorare il sacrificio le lotte dei tanti che la lapide testimonia. Ma resta un nostro impegno e dovere che assolveremo appena le condizioni generali lo consentiranno.
BUON PRIMO MAGGIO !!!